Dolce e coraggioso, nobile e fiero, giocherellone e guardiano difensore di tutto ciò che gli è caro: lo yorkshire è a tutti gli effetti un “piccolo grande cane”.
Le sue origini non sono state facili da scoprire: i più raccontano che la razza fu creata per aiutare i minatori dello Yorkshire (Inghilterra): così piccoli, questi cani, potevano entrare facilmente nelle gallerie più strette e cercare, in caso di pericolo, uomini in difficoltà o catturare topi e piccoli roditori. Allo stesso tempo, il pelo così lungo permetteva ai minatori di estrarli velocemente dai cunicoli stessi in caso di crolli o fughe di gas.
Ma in pochi sanno che a dare il via alla razza così come la conosciamo oggi è stato un cane nato nel 1865 e morto nel 1871: si chiamava Huddersfield Ben ed era stato ottenuto mediante una serie di incroci tra vari Terrier come lo Skye, il Cairn, il Cydesdale (oggi estinto) e il cosiddetto Terrier di Malta (l’odierno Maltese). Huddersfield Ben era esattamente quello che gli allevatori stavano cercando, e fecero in modo che avesse una numerosissima discendenza.
A quel tempo, però, la razza era nota come Broken Haired Scottish Terrier. Questo nome venne modificato nel 1886, quando il Kennel Club inglese (l’equivalente del nostro E.N.C.I.), riconobbe questa razza come stanziale della regione dello Yorkshire e gli diede il nome attuale: Yorkshire Terrier. Questo grazie anche all’impulso di un appassionato di razza, che parlando delle origini scozzesi di questo cane, affermava: “questo cane non dovrebbe più essere chiamato Scottsh Terrier, ma Yorkshire Terrier, poiché la razza è stata notevolmente migliorata in questa regione”.
Subito dopo il riconoscimento ufficiale, il ruolo originale dello Yorkie (come affettuosamente viene chiamato questo cane) da cacciatore, stava cambiando in cane da compagnia e la sua fama attraversò l’Atlantico, dove iniziò a suscitare le simpatie dei cinofili d’oltreoceano.
Si tratta, infatti, di un cane, sveglio, vivace e intelligentissimo; dotato di grande vitalità, brioso, vispo, allegro e molto giocherellone. Nei confronti del “suo umano” è sempre affettuosissimo e non si allontana mai da lui. Nonostante sia un incrollabile amante di letti e divani, ha una rapidità nei movimenti davvero straordinaria: non fatevi ingannare dal suo tenero aspetto, in fondo si tratta pur sempre di un terrier. Al parco è un vero campione di velocità ed è capace di giocare con tutti i suoi amici cani sfinendoli tutti, uno dopo l’altro!
E se certamente possiede tutte le caratteristiche del perfetto cane da compagnia, lo Yorkshire sa essere anche un eccellente “guardiano”, dote che esprime facendo da “sentinella”. Ovviamente non tutti apprezzano, specialmente chi vive in condominio, ma a lui non sfuggirà il passaggio di nessuno, e vi avvertirà abbaiando fragorosamente.
Da buon guardiano, poi, innamorato della sua famiglia, potrebbe non gradire gli estranei. Se vi accorgete che tende a ringhiare eccessivamente, PetPassion consiglia qualche lezione da un bravo addestratore (non ne serviranno molte: intelligente com’è, imparerà in fretta le buone maniere!)
Ricordate, infine, che nonostante esistano Yorkshire di dimensioni “toy”, non si tratta affatto di giocattoli. Loro, almeno, veri e propri terrier, non si sentono affatto tali. Devono essere sempre rispettati, anche dai bambini, ai quali, in caso contrario, potrebbero spiegare chi sono con un ringhio deciso! (B.P.)