Come si inizia a scrivere una rubrica? Io ne so meno di voi, ma almeno voglio provare a presentarmi. Innanzitutto, così, per mettere le cose in chiaro, sono una cavia, e mi chiamo Kya.
Brutto termine, quello di “cavia”. Non potevano scegliere un nome più simpatico per la nostra razza? Cavia, caviotto, cavione, porcellino d’india, guinea pigs, piggy, così è se vi pare. Mi dicono che non siamo molto conosciuti qui in Italia. Per non parlare di quando ci confondono con altri roditori, e dire che roditori non lo siamo nemmeno! Già, non lo siamo per davvero, almeno a quanto hanno affermato alcuni ricercatori americani nei primi anni ’90. Ve lo giuro, secondo loro noi palle di pelo saremmo una specie a parte.
La mia padroncina ne è convinta, e dice che siamo senza ombra di dubbio dei piccoli alieni. Io francamente non ho un’opinione in merito. Se ho fieno, radicchio e grattini a sufficienza, sono felice, e potete chiamarmi anche coniglio, non batto ciglio. Comunque, sto andando oltre, non vorrei risultare prolissa. Ecco, dicevo, ho una padroncina. Per quanto anche questo termine non lo gradisca molto. Padrona? Ma per favore! Piuttosto, amica umana. Si chiama Cinzia. Non voglio dilungarmi in presentazioni stucchevoli, vi basti sapere che è una brava ragazza, che ci vuole un bene infinito e che ci accudisce da anni. E’ lei che vi scriverà di noi, un po’ per divertimento, un po’ per farvi conoscere meglio la nostra vita di tutti i giorni, magari anche per aiutarvi a capirci un po’ di più.
Come dicevo prima, non siamo molto conosciuti qui in Italia. Qui preferiscono i cani, i gatti, magari i criceti. Negli Stati Uniti, invece, siamo popolarissimi, ci fanno girare anche gli spot pubblicitari. Quindi, magari, questa rubrica potrà servire a qualcosa. A proposito, eccomi qui, sono bellina, vero?
di Cinzia Iacovelli