E’ arrivata la risposta definitiva, sotto forma di ordinanza comunale, da parte dell’amministrazione del comune di Varese, alla domanda posta da Enrico Crugnola, presidente della Fiepet (associazione di Pubblici esercizi di Confesercenti), che chiedeva già da tempo delucidazioni riguardo la regolamentazione dell’ingresso di cani all’interno dei pubblici esercizi: ebbene, l’ordinanza prevede, in maniera definitiva, che l’accesso agli esercizi per i cani sia consentito solo nel caso degli esercizi commerciali (e cioè dei negozi), e solo qualora questi espongano l’apposito cartello che ne permette l’accesso, mentre vieta completamente l’accesso degli animali all’interno di locali pubblici (come bar e ristoranti).
«La scelta è dovuta, dalle norme precedenti, e non è ancora definitiva – riferisce l’assessore al commercio del Comune di Varese, Salvatore Giordano – Noi abbiamo emesso questa ordinanza “interlocutoria”. Però pensiamo che la parola finale spetti al regolamento di igiene. Tutte queste scelte – prosegue Giordano – verranno riprese e chiarite: per il momento però, visti anche i pareri Asl, la giunta ha deciso che l’ingresso è possibile solo nei negozi».
Sono previste inoltre norme aggiuntive riguardo le precauzioni che devono essere osservate nell’ingresso dei nostri amici a quattro zampe all’interno dei negozi, come ad esempio l’obbligo della museruola el’uso di un guinzaglio di lunghezza inferiore al metro e cinquanta; in caso di violazione di queste misure sono previste sanzioni dai 25 ai 500 euro, a carico del gestore dell’esercizio commerciale. Naturalmente – e fortunatamente – questi provvedimenti non valgono nel caso di cani addestrati per il servizio dei disabili.
I risultati probabili sono molteplici: i negozianti del varesino, infatti, intenzionati a permettere l’ingresso ai cani nei loro esercizi, dovranno segnalarlo con un cartello che ne autorizza appositamente l’ingresso, ma finora quasi nessuno lo aveva fatto, anzi solitamente gli esercenti segnalavano il contrario; i pochi che indicavano la possibilità di accesso ai cani erano gestori di bar e ristoranti, ma questi, in virtù della nuova normativa, avranno il divieto a monte di permettere questi accessi.
«Quello che fa rabbia a me di questa decisione è che agli occhi del mio cliente è che sono io che vieto: mentre invece a me non importa un bel nulla. anzi… – così commenta l’esponente Fipe-Confcommercio (“concorrente” di Confesercenti), Antonella Zambelli, che gestisce la Brasiliana cafè – Quello che deve essere chiaro che questa cosa è imposta dal Comune, non è una scelta dei commercianti».