La redazione di PetPassion riceve e pubblica
Continuano ad arrivare con ritmo impressionante gli sms di segnalazione al numero amico dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, dopo che nei giorni scorsi il numero amico era stato pubblicato dalla stampa e da internet il numero di segnalazioni di maltrattamenti di animali è lievitato in maniera impressionante, infatti in dieci giorni sono circa 42.000 gli sms lavorati dai volontari dell’associazione provenienti da tutta Italia.
Analizzando i singoli sms si evince che la maggior parte riguarda interventi di maltenuta dei cani e di cani tenuti alla catena corta (circa 28.000 segnalazioni), sono circa 6.000 le segnalazioni che riferiscono di cani sottoposti invece a sevizie di vario genere, picchiati, tenuti in spazi troppo angusti o rinchiusi su minuscoli balconi, 4.000 le segnalazioni che riguardano cani maltrattati prevalentemente in maniera psicologica (mai fatti uscire di casa, costretti a vivere in spazi al buio, oppure verso i quali si è in uso
utilizzare il collare a strozzo o elettrico per addomesticarli).
Sono circa 4.000 infine le segnalazioni giunte che riguardano altri animali maltrattati, in particolare circa 3.000 riguardano gatti sottoposti a sevizie di vario genere o cuccioli uccisi o annegati appena nati.
Le altre segnalazioni riguardano altri animali domestici maltenuti ed in particolare le tartarughe, i cavalli, ma anche pesci e volatili protetti tenuti in gabbie troppo anguste.
“Dai dati che vanno emergendo possiamo senza dubbio sostenere che il problema del maltrattamento degli animali ed in particolare dei cani è presente a macchia di leopardo in tutte le regioni italiane anche se le maggiori e più gravi segnalazioni arrivano dal sud Italia dove si concentrano oltre il 65% delle totale delle richieste di intervento – ci dice Lorenzo Croce – a sostegno degli animali. Siamo di fronte ad un fenomeno enorme che francamente non ci aspettavamo, e la cosa che francamente ci sconcerta è che almeno la metà dei segnalatori dice di essersi rivolto in precedenza senza aver avuto soddisfazione alle forze dell’ordine o ai veterinari delle ASL.
Andando avanti di questo ritmo possiamo sicuramente dire – conclude Croce – che in Italia almeno un cane su cinque rischia di essere sottoposto a maltrattamenti di vario genere in maniera diffusa e continuativa”.