Abolita da un’ordinanza del 3 marzo scorso la lista nera che individuava ben 17 “razze pericolose”, e dunque da sottoporre a restrizioni, finalmente tutti i cani, nessuno escluso, possono viaggiare senza problemi a bordo dei treni delle Ferrovie italiane. Non solo, in caso di proteste o dinieghi da parte delle biglietterie, si è in pieno diritto di sporgere denuncia.
«I cani in treno “possono viaggiare liberamente” dal momento che “le restrizioni previste dalle Ferrovie riguardanti le 17 razze pericolose” sono “illegali ed illegittime” poiché si riferiscono a “un’ordinanza non più in vigore e sostituita con quella del sottosegretario alla salute Martini del 3 marzo 2009 che abolisce l’elenco delle razze pericolose”. Lo afferma in una nota l’Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente) secondo la quale “anche i cani appartenenti alla lista delle ex-razze pericolose possono viaggiare” sui convogli che lo prevedono e rispettando ovviamente le regole. In caso di rifiuto a emettere i biglietti, Aidaa chiede – nella nota – di “denunciare immediatamente al più vicino ufficio di polizia ferroviaria o delle forze dell’ordine sia la società Ferrovie italiane che il responsabile del servizio di biglietteria che nel caso specifico commette il reato di truffa rifiutando un biglietto in base a una normativa non più in vigore”, oppure comunicarlo all’associazione. “I cani – osserva Lorenzo Croce, presidente di Aidaa – tutti i cani, possono viaggiare liberamente sui treni compresi quelli della ex lista dei cani pericolosi in quanto quella lista non esiste più e se le ferrovie applicano ancora l’ordinanza Turco che è decaduta devono essere denunciate per truffa e per abuso di potere. Quando una legge o un’ordinanza non esiste più, la sua applicazione forzata diventa reato”.» (ANSA)
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