Se ne è sentito parlare per mesi e ora è decollata! È la Pet Airways, la prima compagnia aerea con la quale cani e gatti possono viaggiare in cabina e non più in stiva.
Prima del decollo i ‘passeggeri’ possono rilassarsi in una lounge adibita per loro oppure godersi una passeggiata accompagnati da una hostess o uno steward. La compagnia, fondata da Alysa Binder e dal marito Dan Wiesel, ha effettuato il suo primo volo lo scorso 15 luglio. Inizialmente le città servite saranno 5, tutte negli Usa: Los Angeles, Denver, Chicago, New York e Washington.
«Un’idea simile non può che nascere da due amanti degli animali. La coppia ci ha pensato dopo un viaggi traumatico per il loro Jack Russell, Zoe, costretto a viaggiare nella stiva di un aereo mentre i ‘bipedi’ se ne stavano comodi in cabina. “Questa esperienza é stata più che sufficiente per farci capire che volevamo qualcosa di meglio”, e così é stato.
Sui voli Pet Airwais i protagonisti sono i quadrupedi: mentre le altre compagnie consentono di portare solo qualche piccolo animale in cabina, i voli della nuova flotta possono trasportare fino a 50 animali, tutti comodamente sistemati in appositi vani. La progettazione del servizio ha richiesto quattro anni: Alysa e Dan hanno cominciato a lavorarci nel 2005 e il volo inaugurale del loro sogno é decollato ieri.
Un viaggio in prima classe per Fido costa dai 149 dollari in su, più o meno la stessa cifra richiesta dalle normali compagnie. Il confort però é assicurato: toletta e coccole prime del decollo, gabbiette speciali per l’imbarco e per il volo. Per non parlare delle hostess che accudiscono cani e gatti in volo
Per ora questa speciale flotta vola solo in cieli americani: prima di portare i loro velivoli negli aeroporti di New York, Washington, Chicago, Denver, e Los Angeles i due fondatori hanno avuto diverse pratiche da sbrigare con la Federal Aviation Administration. Ottenute le autorizzazioni, si é passati alla logistica: costruzioni delle aree dedicate ai quattrozampe, pubblicità, un sito internet e la preparazione delle rotte. E ora via: si vola.» (Ansa)
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