Cani e gatti aiutano gli scienziati giapponesi a prevedere i terremoti e gli tsunami: anche per questo il disastro che ha colpito il Sendai ha fatto meno vittime del previsto.
Impossibile non parlare nella giornata di oggi del terribile terremoto e dello tsunami che hanno devastato il Sendai, regione della costa nord orientale giapponese. Le scosse sono state due: una nel primo pomeriggio (quando in Italia era l’alba), di magnitudo 8.9 della scala Richter e durata oltre due minuti, a una profondità di 24,4 km e circa un centinaio di chilometri al largo della prefettura di Miyagi, mentre la seconda si è assestata su una magnitudo di 7.8.
Ebbene, nonostante gli effetti siano stati indubbiamente devastanti, il numero delle vittime è molto basso, e questo grazie anche all’aiuto dei nostri amici animali, che gli scienziati giapponesi da anni studiano per comprendere e utilizzare la loro naturale predisposizione a prevedere i terremoti: una capacità riconosciuta a cani, gatti e altri piccoli pet già dagli antichi romani!
Lo studioso giapponese Kiyoshi Shimamura ha iniziato ad osservare scientificamente il comportamento dei cani in relazione al terremoto fin dalla scossa che colpì la città di Kobe nel 1995: Shimamura ha verificato che 2 mesi prima e 2 mesi dopo il terremoto, il 18% dei cani manifestava comportamenti inusuali, come un abbaiare eccessivo e l’aumento dei battiti cardiaci. comportamenti che aumentavano fino al 60% degli animali con l’avvicinarsi all’epicentro del sisma. E’ anche grazie agli studi di Shimamura che la società di sismologia giapponese riesce a prevedere gli eventi tellurici e ad allertare la popolazione tempestivamente.
Claudia Resta
redazione Petpassion.TV – [email protected]