Quello di Trenitalia e i cani è un rapporto davvero difficile. Dopo l’introduzione, lo scorso anno, di limitazioni forti all’ingresso dei cani su alcuni treni, le proteste, dai toni anche piuttosto accesi, non erano mancate e si era raggiunto un equilibrio, per quanto precario tra padroni di cani e ferrovie italiane.
Qual’è la situazione oggi? Secondo l’Enpa lo scenario non è dei più incoraggianti. Trenitalia non esita infatti ad addossare ai cani la responsabilità di alcuni disservizi, che in realtà dipendono solo ed esclusivamente dall’incuria e dall’inciviltà di alcuni passeggeri e dalla manutenzione delle carrozze, piuttosto carente in igiene e decoro:
sedili laceri, bagni lerci, carrozze che cadono a pezzi, porte non funzionanti. Secondo Trenitalia la colpa del degrado non era né della scarsa manutenzione né degli addetti alle pulizie, ma degli animali.
Ma è evidente che non possono essere gli animali i responsabili del pessimo stato in cui versano molte vetture. All’Enpa arrivano continuamente segnalazioni di cittadini che lamentano il basso livello dei servizi offerti da Trenitalia a chi vuole viaggiare con cane al seguito. Non sarà ora di intervenire con misure che garantiscano i diritti di chi desidera o ha necessità di portare con sé il proprio animale, ovviamente nel rispetto dei materiali, degli spazi e della convivenza con gli altri viaggiatori?