Quanti proprietari di cani e gatti durante la terribile scossa in Abruzzo hanno visto il loro pet impazzire letteralmente per il panico e la tensione, anche prima che la scossa si sentisse? Tutto questo ha una ragione ben precisa: gli animali “sentono” il terremoto.
Se fossimo in grado di comprendere lo strano comportamento di alcuni animali, nei momenti che precedono un terremoto, si potrebbero infatti salvare migliaia di vite umane. Gli studiosi sono all’opera sulla questione da quasi un anno, dopo il grande terremoto in Cina: in una provincia vicino l’epicentro del terremoto, poco prima che giungesse il sisma, migliaia di rospi invasero le strade, le zebre dello zoo iniziarono a sbattere la testa contro la porta della gabbia, elefanti, tigri, leoni, pavoni, serpenti che si muovevano dai loro nidi, anche nel freddo dell’inverno, giungendo persino a sbandare contro le pareti rocciose cercando una via di fuga, dato che il sisma era di elevata entità…
Sembra che siano diversi i tipi di animali abbiano mostrato segni di nervosismo ore o addirittura giorni prima del peggior sisma che abbia colpito la Cina negli ultimi 30 anni. A Nanning, nell”ufficio preposto al controllo sismico, già nel 2007 un team di scienziati aveva sviluppato un nuovo modo per predire i terremoti, servendosi di serpenti, i quali sembra siano in grado di percepire anzitempo l’arrivo di un evento sismico. In realtà, però, il nervosismo degli animali in occasione dei terremoti, è stato osservato sin dall’antichità.
“Probabilmente, con l’udito più sottile del nostro, i cani percepiscono gli ultrasuoni, sentono i movimenti profondi del suolo che stanno preparandosi a muoversi in maniera gravosa, oppure sennò, il movimento dei metalli nel suolo crea dei campi elettrici particolari, oppure fa variare il campo magnetico terrestre che gli animali percepiscono”, ha detto il professor Giorgio Celli ai microfoni del TG2. In parole povere il fenomeno è stato osservato, si sa che c’è, ma le cause sono ancora sconosciute. (C.R.)