La storia di oggi tratta un problema che prima o poi, purtroppo, affrontiamo tutti: la morte del cane. Spesso ci si chiede: quando un nostro amico a 4 zampe vola sul Ponte dell’Arcobaleno, è giusto adottarne un altro? C’è chi non se la sente, perché in questo modo pensa di fare un torto all’amico che non c’è più. E poi c’è chi, come la nostra amica Giorgia, riconosce che un dolore non può sconfiggere l’amore e decide di rendere felice un’altra creatura in difficoltà…
Luna, volata sul ponte dell’arcobaleno
Nel 2013 ci venne a mancare uno dei nostri quattro cani, Luna, volata sul Ponte dell’Arcobaleno a causa di una grave malattia. Eravamo molto legati a lei e il dolore per la sua perdita era grande.
Tuttavia, abitando in un una zona collinare con molto verde e spazio, pensai che fosse giusto prendere un altro cagnolino. Sapevo che nessuno avrebbe potuto “sostituire” la cara Luna, ma, in questo modo, avremmo dato una possibilità di vita migliore ad un altro cane bisognoso. I miei genitori non erano molto favorevoli, ma io ero determinata e non mi sono lasciata scoraggiare…
Coincidenza o destino?
Iniziai a sfogliare le pagine Facebook di associazioni animaliste. Un giorno, durante le ricerche, vidi lei: una cucciola beige, rimasta orfana insieme ai suoi fratellini.
Contattai subito i gestori della pagina per avere notizie della cagnolina,
Con diversi giri di messaggi, scoprii che questa cagnolina si trovava a casa di un amico di mio fratello, lo stesso che, mesi prima, mi aveva proposto di adottare un cucciolo che io non avevo potuto adottare (perché avevo già quattro cani).
Da cucciola a cagnolona di casa
Appena portata a casa, Sophie (l’abbiamo chiamata così) si è subito ambientata: ha iniziato a ad esplorare la casa, a giocare e a correre. Lei è stata il primo cane che abbiamo tenuto in casa: inizialmente è stato difficile insegnarle a fare i bisogni fuori, ma abbiamo tolto tutti i tappeti e l’abbiamo seguita con tanta pazienza. Ma questi sono solo ricordi, perché ora è diventata una cagnolona: pesa 17 kg ed è dolcissima. Ama correre, saltare e, soprattutto, prendere il frisbee al volo: ogni giorno, a qualsiasi ora, è il suo pensiero fisso… Anche dopo cena, quando noi siamo sul divano, lei vuole che le tiriamo il suo amato frisbee.
Quando torniamo a casa ci viene incontro con le ciabatte in bocca. Sa aprire le porte di casa e perfino il cancello. Ogni domenica mattina, apre la porta della mia camera, sale sul mio letto a salutarmi e poi fa un sonnellino accanto a me.
La cosa che mi piace di più è arrivare a casa e trovarla lì, che ci fissa scodinzolante attraverso la finestra.
Nonostante l’iniziale titubanza, i miei genitori la trattano come una figlia: dorme in mezzo a loro e la chiamano “la piccolina di casa“.
L’incontro con Sophie è stato davvero strano… forse eravamo destinate ad incontrarci, o forse è stato l’ultimo regalo della mia Luna che, nonostante il dolore dell’ultimo periodo, continua a vive nei nostri pensieri.
Guarda le foto di Sophie…
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