Nuovo colpo di scena sulla questione delle mutilazioni dei tagli alla coda e orecchie dei cani: dal 1 novembre è in vigore la normativa che vieta questa pratica.
Dal 1 novembre è in vigore la normativa che vieta il taglio di orecchie e coda per i cani, contenuta nella convenzione dell’Unione Europea, ratificata dalla legge nazionale n. 201 del novembre scorso. La nuova disciplina si contrappone alla barbara abitudine degli interventi chirurgici sui cani di bellezza e da caccia.
Il divieto di interventi chirurgici non necessari prevede un’unica possibile deroga: e cioè l’esplicita adozione di provvedimenti legislativi. L’Italia non li ha adottati e quindi ad oggi non c’è più bisturi o forbice per cani speciali, siano essi un cane da esposizione o un segugio in punta. Il Ministro Ferruccio Fazio e la sottosegretaria Francesca Martini hanno trascorso gli ultimi dodici mesi a combattersi tra ordinanze e circolari con risultati poco costruttivi. Il Ministro Fazio, in una nota emanata il 22 marzo 2011, iniziò lo scontro sulla corretta applicazione della Convenzione tentando di riaprire la possibilità di tagliare code e orecchie ai cani, in particolare quelli utilizzati per la caccia e lo sport. Di seguito arrivò la risposta del sottosegretario Martini, che in un’ampia ordinanza sulla tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione di cani, vietava non solo la messa in vendita ma anche l’esposizione fino al marzo 2013 dei cani sottoposti a interventi chirurgici non curativi.
Ma poco dopo si è ritornati a discutere della situazione perchè il Ministro Fazio amanò una nuova circolare dove precisò che i cani con taglio della coda antecedente all’Ordinanza Martini potevano partecipare alle esposizioni.
Subito arrivò la puntuale replica del sottosegretario Martini che il 4 agosto ristabiliva la sua leadership tematica integrando l’ordinanza del 22 marzo 2011 con la conferma del divieto di “esposizione” dei cani morfologicamente alterati a scopi non curativi, ma solo a fine di “vendita”. Può una circolare contraddire una disposizione comunitaria? Come agiranno a questa normativa espositori e cacciatori?
Maria Pezzillo
Redazione Petpassion.tv