Cani che venivano immobilizzati con lacci e corde prima di essere uccisi con iniezioni letali. Sevizie terribili e morti assurde e prive di ogni giustificazione.
E’ questo il quadro generale di quel vero e proprio teatro degli orrori che era il canile di Cremona.
Nel marzo 2009 i carabinieri fecero irruzione trovando i corpi di 25 cani e di 7 gatti occultati in una cella frigorifera.
A distanza di tempo gli accertamenti hanno confermato quello che era già evidente: gli animali morirono dopo terribili torture e 14 di questi furono “finiti” con iniezioni di Pentothal.
Ma non solo: cinque cani risultano essere morti per sbranamento.
Nella perizia consegnata dal veterinario Rosario Fico, responsabile della sezione di Grosseto dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana, ogni possibile dubbio viene cancellato: gli animali “risultavano essere stati soppressi, in molti casi, senza una motivazione legittima e dopo aver subito un traumatico contenimento fisico“.