Gli operatori del Soccorso Alpino hanno impiegato otto micro cariche esplosive per farsi strada, finchè in serata il cane è stato riportato in superficie.
Lieto fine per una femmina di segugio maremmano di tre anni che era caduto in un pozzo a Campochiesa d’Albenga nel primo entroterra, zona di serre agricole e di grandi passioni per la caccia. Il cane è rimasto intrappolato cinque giorni dentro una buca e a riportarlo in superficie è stato Valerio Pizzoglio, uno degli uomini del Soccorso Alpino che a L’Aquila salvarono una studentessa estraendola dalle macerie della casa dello studente dopo che era stata intrappolata per 24 ore. L’incidente è avvenuto in un terreno boschivo, il cane caduto in profondità, aveva cominciato ad abbaiare. I soccorritori l’avevano individuata, ma per giorni non sono riusciti a raggiungerla a causa dello strato di roccia che ricopriva la tana. Sono servite otto micro cariche esplosive per aprire una breccia e raggiungere l’animale.
Le operazioni sono state seguite da uomini del Soccorso Alpino e speleologico, Vigili del fuoco, Enpa, Aina, Carabinieri, Polizia municipale, volontari e privati che hanno messo a disposizione mezzi e ruspe. Grande festa per il segugio tornato in libertà e questa vicenda dimostra sempre di più quanto amore incondizionato un cane può dare all’uomo, tanto da sensibilizzare e impegnare tanta gente nel suo salvataggio.
Maria Pezzillo
Redazione Petpassion.tv