Il rospo non spiccherà certo per bellezza, ma in quanto a tenacia e robustezza è imbattibile. Un team internazionale di specialisti, di cui fa parte Michele Menegon, ricercatore del Museo tridentino di scienze naturali di Trento, ha scoperto che i rospi sono animali dotati di un vero e proprio kit di sopravvivenza.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Science, ha dimostrato che il successo planetario dei rospi è dovuto all’accumulo graduale di caratteristiche adattative che ha portato alla genesi di soggetti ottimali per la dispersione – ODP (Optimal Dispersal Phenotype). Questi animali hanno una struttura adatta a sopportare grandi variazioni ambientali, sono in grado di riprodursi ovunque, di difendersi efficacemente dai predatori e di accumulare acqua. Il rospo ha praticamente dentro di sè tutto ciò che è necessario alla sopravivvenza, sua e della specie. “Questo kit di caratteri di sopravvivenza ad ampio spettro – spiega Menegon – ha consentito ai rospi di occupare gran parte del pianeta in poco tempo, partendo dal Sud America (dove e’ iniziata la loro storia evolutiva), attraverso l’Asia, l’Europa fino all’Africa”.
Ma c’è di più. Questa grande capacità di adattamento ha permesso loro di diversificarsi e occupare il territorio con molte specie diverse: ” il ‘rospo pioniere’ lascia testimonianza di se stesso in forma di specie adattate ai singoli ambienti specifici” ha aggiunto Manegon”.
Una storia di lotta, conquista e Dna: la ricerca, che ha analizzato in modo comparativo una serie di caratteri anatomici e fisiologici dei rospi, ha scoperto che sono sette sono i caratteri per i quali è stata documentata un’influenza positiva sull’attitudine alla dispersione.