AIDAA lancia una sfida a Mariastella Gelmini: inserire nel programma del prossimo anno scolastico lo studio delle leggi relative agli animali.
Un programma specifico che possa essere inserito nel piano di studi già a partire dalle scuole elementari e che sia affidato a insegnanti esperti. La necessità di far conoscere ai bambini ed ai giovani senza troppe edulcorazioni i danni che gli uomini hanno fatto alla natura e di insegnare loro che gli animali sono essere viventi e senzienti che hanno dei diritti ma anche far conoscere quali sono le crudeltà a cui sono sottoposti gli animali maltrattati e gli animali destinati al macello. Far comprendere ai bambini che un animale destinato al macello soffre, capisce di andare incontro alla morte ed è terrorizzato, far comprendere questo e far comprendere che il maltrattare ogni forma di vita animale e naturale è una inutile crudeltà crediamo sia oramai indispensabile al pari dell’insegnamento dell’educazione civica e delle altre materie scolastiche.
“Nelle scuole occorre avere il coraggio di dire le cose come stanno anche rispetto ai danni che l’uomo ha fatto alla natura attraverso ad esempio alla deforestazione ed all’inquinamento,” spiega Lorenzo Croce, presidente nazionale di AIDAA. “Occorre parlare anche dei diritti degli animali, ma anche spiegare la sofferenza ed il terrore che passano negli occhi di un agnello, o di un vitello strappato alla loro madre per essere macellati. Se fosse per me porterei le scolaresche in visita obbligatoria ai macelli, ma anche negli allevamenti intensivi di polli e di animali da reddito. Ci raccontano che le mucche e gli altri animali destinati al cibo biologico vivono bene la loro vita prima di morire, ma non ci raccontano il terrore nei loro occhi mentre stando in fila vedono la morte avvicinarsi. Occorre avere il coraggio di portare nella scuola la realtà che si vive anche in questi ambiti. Da qui il nostro appello ad introdurre almeno 2 ore alla settimana di insegnamento di diritti degli animali e della natura già a partire dalle scuole elementari perché una generazione di giovani cresciuti nell’amore per animali e natura rappresentano un importante tassello per un futuro con meno violenza e maltrattamenti anche contro i nostri amici a quattrozampe”.
E voi, che cosa ne pensate? Giusta richiesta o eccesso animalista? Fateci sentire la vostra voce a riguardo!
Claudia Resta
Petpassion.tv – [email protected]