Lunedì 6 settembre riaprono le attività di consulenza e conciliazione del tribunale degli animali di AIDAA giunto alla sua terza stagione di attività. Da settembre le sedi del tribunale degli animali saliranno dalle attuali 58 a 66, la sede nazionale della struttura rimane a Parma dove il tribunale degli animali ha visto la luce grazie all’impegno di un gruppo di sette avvocati della città emiliana che hanno costituito il primo nucleo di attività della struttura legale riservata alle consulenze e conciliazioni relative al benessere degli animali.
Da settembre gli avvocati complessivamente impegnati in tutta Italia in questa nuova avventura saranno 135 anche se mancano ancora una sessantina di città da coprire in modo da poter garantire la presenza di una sede in ogni provincia italiana (e per questo invitiamo gli avvocati a farsi avanti per aderire a questa iniziativa contattando direttamente la sede nazionale di AIDAA via email o telefono). A pochi giorni dalla riapertura della stagione forense del Tribunale degli Animali facciamo un consuntivo dell’attività del periodo compreso tra settembre del 2009 e luglio del 2010. Le consulenze legali offerte in maniera assolutamente gratuita dalle 58 sedi del tribunale degli animali sono state complessivamente 36.200 di queste 27.150 sono state consulenze online o telefoniche pari al 75% del totale delle consulenze richieste, 6.878 le consulenze legali seguite direttamente dagli avvocati previo appuntamenti nelle sedi del tribunale degli animali e 2172 le conciliazioni effettuate delle quali 1578 andate a buon fine.
Tra gli argomenti trattati in sede di consulenza prevalgono con circa l’80% dei casi le questioni e le liti condominiali che vedono gli animali come protagonisti, nel 6% dei casi invece le consulenze hanno riguardato controversie di natura veterinaria, il 5% delle consulenze hanno riguardato affidi congiunti e questioni di animali sottratti in qualche modo alla proprietà, nel 7% dei casi si sono rivolte direttamente al tribunale degli animali persone che sono state truffate sul web per l’acquisto di inesistenti cani e pappagalli provenienti dal Camerun o dalla Repubblica del Centro Africa, il restante 2% dei casi trattati direttamente dal tribunale degli animali ha riguardato controversie relative alla gestione di altri animali o consulenze date direttamente ad associazioni che si occupano della gestione di canili o rifugi per gatti.
Tra gli animali più gettonati come oggetto di richiesta di consulenza vi sono i cani che sono stati oggetto del 71% delle consulenze e di queste il 44% ha rappresentato problemi legati all’abbaio degli animali mentre il 23% riguardava altri problemi di natura condominiale o di cattivo vicinato, le altre consulenze relative ai cani hanno riguardato principalmente questioni veterinarie o di gestione condivisa degli animali, non sono mancate una trentina di richieste di consulenze relative a cani rapiti o trafugati da fidanzati, conviventi o ex mariti ed ex mogli.
Le questioni dei gatti hanno riguardato il 26% dei casi di questi il 16% sono questioni condominiali specialmente relative alle colonie o all’uso da parte dei mici degli spazi comuni di condominio, il restante 10% ha invece riguardato questioni inerenti vicende veterinarie e di gestione comune degli animali, trentacinque i casi di gatti rapiti e undici le richieste di consulenza per testamenti a favore di enti o persone legate agli animali.
Infine i restanti casi di richieste di consulenze pari a circa il 3% hanno riguardato altri animali domestici in particolare pesci rossi, pappagalli, cavalli e tartarughe, compreso il furto di una coppia di queste ultime.