Red è una femmina di labrador nero, ha quasi dieci anni, ed è un’eroina; l’11 settembre del 2001, infatti, quando non aveva neanche un anno, era insieme ad altri suoi compagni a quattro zampe e ai tanti uomini dei vigili del fuoco che hanno messo a rischio le proprie vite lavorando alacremente fra le macerie dei bersagli degli attentati terroristici che tutto il mondo ricorda in questi giorni.
Red si trovava ad operare al Pentagono, dove uno dei quattro aerei kamikaze si è schiantato quel fatidico giorno, ed era uno dei cani più giovani a lavorare fianco a fianco con i soccorritori umani.
Oggi quasi tutti i suoi compagni cani non ci sono più, e lei stessa comincia ad avere un’età considerevole per la sua specie; tuttavia Red resta ancora in attività, come racconta la sua orgogliosa mamma adottiva, Heather Roche, responsabile di ‘Bay Area Recovery Canines‘, un’organizzazione di volontariato che mette a disposizione cani addestrati per il salvataggio: “Non dimostra affatto la sua età, ha solo una punta di grigio sul mento” Spiega la Roche, “Sanno fiutare solo l’odore dei resti umani in decomposizione, e ignorare tutte le altre distrazioni, quali cibo, animali vivi o morti, rumori e altri cani al lavoro. Intervengono in scenari complessi in tutti gli Stati Uniti. Come al Pentagono, dopo l’attacco dell’11 settembre, oppure dopo la devastazione dell’uragano Katrina”.
In una recente intervista, anche Nona Kilgore Bauer, nota scrittrice americana specializzata in libri sui cani (che ha scritto in grande quantità), autrice, fra gli altri, anche di ‘Dogs Heroes of september 11th‘ del Kennel Club Books (del quale sta per uscire una seconda edizione), racconta della “duplice funzione dei quattro zampe: votati alla ricerca delle persone e improvvisatisi anche cani-terapeuti, pronti a scodinzolare e a distrarre chi fosse affranto dalla scomparsa del proprio caro.”
“Per loro cercare le persone è un gioco”, spiega lei, “anche se in questo caso non hanno potuto trovare neanche un superstite. Ma senza di loro centinaia di famiglie non avrebbero potuto seppellire i propri cari e non avrebbero avuto pace”.
Parte del ricavato del libro ‘Dogs Heroes of september 11th’ sarà devoluto in favore della fondazione benefica National Search Dog Foundation.