I cani randagi che vagavano in Sicilia, quelli contro i quali il sindaco di Modica aveva ordinato l’abbattimento, per ora sono salvi. Il contr’ordine si deve all’intervento del sottosegretario al Welfare Francesca Martini, che nel suo intervento di ieri al convegno della Lav e del Gruppo interparlamentare Animali ha spiegato:
“Sono riuscita a fermare una vera e propria mattanza un’ora prima che avesse inizio, grazie all’aiuto della prefettura e del ministro degli Interni, Roberto Maroni. Si stava per avviare una vera e propria ‘caccia al cane’ per mano di associazioni venatorie e dei Comuni, anche attraverso lo spargimento di bocconi avvelenati, peraltro vietati dalla recente ordinanza che ho emanato in materia. Il prossimo 24 aprile mi recherò a Palermo e incontrerò il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e l’assessore alla Sanità, Massimo Russo, proprio per parlare del problema del maltrattamento degli animali, del randagismo e dei canili lager sulla cui gestione ho plausibilissimi dubbi“. Ma il tema del randagismo e del maltrattamento dei cani non può essere preso in considerazione solo laddove si verifichi una gravissima aggressione, ecco perché il sottosegretario ha precisato: “Sto intrattenendo contatti informali con i ministri del Welfare, Maurizio Sacconi, e degli Affari regionali, Raffaele Fitto, per un piano straordinario, per un allocamento di fondi, che affronti il problema del randagismo al Centro-Sud Italia. E’ fondamentale – ha proseguito Martini – riuscire a destinare ulteriori risorse per una situazione d’emergenza causata dalla cattiva gestione e da responsabilità diffuse. Permettere un controllo del randagismo significa evitare che diventi un problema di salute e incolumità pubblica, senza dimenticare che farlo è necessario per rispettare la normativa vigente in materia“.
Martini ha infine precisato che “tutte le ordinanze urgenti che ho emanato in materia di benessere animale saranno presto raccolte in un disegno di legge del Governo in via di preparazione“. (B.P.)