Ad indagare le origine del più fedele e antico amico dell’uomo, del luogo e del momento nella storia nei quali il lupo ha lasciato il posto al cane è stato l’Institute of Technology di Stoccolma. I risultati di questa ricerca continuano a suscitare diversi interrogativi, ai quali l’Istituto svedese sta cercando di fornire risposte plausibili e convincenti…
COSA spinse l’uomo ad allevare per la prima volta il lupo, dando così origine al cane domestico?
Il quesito l’ha sollevato negli Stati Uniti il «Science Times», l’inserto del New York Times dedicato al mondo scientifico. E la risposta ipotizzata dal recente studio svedese è: «la fame».
DOVE è avvenuta la prima trasformazione da lupo a cane domestico?
Secondo il team di Savolainen, lo storico passaggio da lupo a cane si è verificato nel sud della Cina, quando alcune comunità di cacciatori e raccoglitori iniziarono a catturare i lupi che si aggiravano attorno agli accampamenti in cerca di cibo. Una volta presi, i lupi venivano nutriti e allevati, per poi finire come piatto principale nei banchetti. La necessità di sfamarsi sembra dunque essere la principale ragione all’origine del processo di addomesticamento.
QUANDO è avvenuta la prima trasformazione da lupo a cane domestico?
Secondo la ricerca svedese le origini del cane vanno ricercate nell’antica alimentazione della Cina del Sud, tra 11.000 e 14.000 anni fa. Per lo meno ne è convinto Peter Savolainen del Royal Institute of Technology di Stoccolma, autore di uno studio pubblicato sulla rivista «Molecular Biology and Evolution». Sono state le analisi del dna mitocondriale di esemplari sparsi in varie parti del mondo ha permettere a Savolainen di scoprire che tutti i cani sembrano appartenere ad una sola «casata» e che dunque si sarebbe verificato nella storia un singolo «evento di addomesticazione».
PERCHE’ c’è stata una successiva diffusione dei cani domestici?
Con il tempo però, le numerose qualità di questi animali ne avrebbero favorito la diffusione in tutto il mondo per altre ragioni: come cani da guardia, traini per le slitte o validi aiuti nella caccia.
Dubbi dei ricercatori…
Una parte della comunità scientifica statunitense continua a guardare questi risultati con circospezione. Alcuni ricercatori americani sono al lavoro per esaminare l’intero dna canino (non solo i mitocondri), nella speranza di trovare altre spiegazioni per la scarsa variabilità genomica dei quadrupedi amici dell’uomo.