In Italia sono oltre 10 milioni le famiglie che possiedono gli animali domestici e un sondaggio rivolto a un campione di 3.000 famiglie con animali rivela che il 20% delle famiglie ha intenzione di lasciare dei soldi per il mantenimento e per garantire una vita dignitosa dopo la loro dipartita al loro o ai loro animali domestici o ad altri animali, mettendo nel testamento delle quote destinate alle associazioni che si occupano della gestione degli animali.
Il 6% degli intervistati sarebbe intenzionata a lasciare tutta o parte dell’eredità a coloro che si prenderanno cura degli animali domestici,anche se poi in realtà questo tipo di testamento è molto meno diffuso di quanto si dichiari, perché alla fine rispetto al cane o al gatto di casa si privilegiano i figli, i parenti e gli amici.
Il 43% degli intervistati ha pensato almeno una volta di lasciare tutto in eredità al cane o al gatto di casa, mentre per 31% degli intervistati non ha alcun senso anche solamente pensare di lasciare la propria eredità agli animali domestici, o meglio a chi si prende cura di loro.
Alla domanda relativa alla quota media che si vorrebbe destinare nel testamento al proprio animale domestico o alle associazioni che si occupano di prendersi cura degli animali domestici la maggioranza degli intervistati ha pensato ad una cifra attorno ai 15.000 euro mentre il 3% devolverebbe tutta la sua eredità molto spesso cospicua. Il 30% ha dichiarato di non voler dare un solo centesimo. La quota media da destinare agli animali è risultata essere di circa 35.000 euro e che questo dato viene proiettato ipoteticamente sul totale delle famiglie che possiedono animali allo stato attuale l’ammontare di quanto destinato dalle famiglie italiane in sede di testamento agli animali si aggira attorno ai 35 miliardi di euro, mentre le famiglie che lascerebbero soldi per il mantenimento dei propri animali domestici o alle associazioni che si occupano di animali sarebbero circa 2 milioni e mezzo!