Proposto recentemente, il progetto “Svuota canili” (peraltro caratterizzato da una definizione piuttosto discutibile), si propone, in accordo con Zètema – fondazione che si occupa degli eventi culturali di Roma – , di incentivare le adozioni dai canili da parte dei privati cittadini; sicuramente un progetto dalle buone intenzioni, insomma, ma affrontato e pensato in maniera decisamente ingenua, senza avere particolari attenzioni a chi adotterà gli animali, alla sua preparazione ed educazione nella cura di un cane, specialmente nei casi di cani “impegnativi”, e che si limita a dare degli omaggi (biglietti per eventi e spettacoli, ad esempio) a chi decide di adottare un cane da un canile, con il rischio concreto che queste stesse persone, agendo magari d’impulso, e rendendosi conto presto di non voler prendere la responsabilità di un cane, possano decidere di abbandonare l’animale per strada, approfittando dei lunghi viaggi estivi, andando ad aggravare il problema già fin troppo esteso.
Una volta appreso del progetto, non sono tardate le reazioni di diverse realtà vicine alla tutela dei diritti dei cittadini, ma anche degli animali, come ad esempio CO.Di.Ci. – Centro per i Diritti del Cittadino
“Siamo al ridicolo – commenta Valentina Coppola, Segretario Provinciale del CO.Di.Ci. – invece di una seria campagna anti abbandono del Comune ed in assenza di un percorso formativo per la corretta relazione uomo-cane, pure prevista dalle leggi nazionali come deterrente al randagismo, si progetta di regalare biglietti omaggio per cinema e concerti a chiunque, a cuor leggero, vada a prelevare dai canili un cane, così come la stessa discutibile espressione “svuota canili” indica”.
Il CO.Di.Ci. invita l’Assessore all’Ambiente De Lillo e il Dirigente dell’UTBA, Marcello Visca, ad adottare più consoni provvedimenti per la lotta al randagismo.
“Basterebbe applicare la normativa vigente ed attuare controlli puntuali piuttosto che fantasiosi stratagemmi per mettere un freno al fenomeno”, conclude Coppola.