Questa patologia parassitaria è una malattia grave e a volte letale, è bene usare tutte le precauzioni per cercare di prevenirla.
L’estate è passata e ci siamo lasciati alle spalle i mesi caldissimi, quando sono maggiormente attivi i flebotomi, noti come pappataci. Sono questi insetti a trasmettere la Leishmaniosi ai nostri amici a quattro zampe. Quindi è molto importante portare i nostri cani ad effettuare un test di controllo perchè questa malattia può essere curata solo se diagnosticata con un largo anticipo anche in soggetti che ancora non presentano una sintomatologia conclamata.
Esiste l’esame cito-istologico, un esame abbastanza rapido e con la possibilità di poterlo eseguire negli ambulatori veterinari. Il materiale da analizzare viene ottenuto mediante un prelievo con “ago-aspirazione” o con sezioni bioptiche (di tessuti o lesioni), che permettono di evidenziare, dopo colorazione, la presenza di parassiti nel campione. C’è l’esame Elisa di facile impiego e rapida risposta. Il test permette di valutare la presenza del parassita della Leishmaniosi in quanto va a rilevare, mediante reazioni colorimetriche, l’esistenza di anticorpi contro gli antigeni della Leishmania nel campione di sangue prelevato. Poi c’è l’esame d’immunofluorescenza indiretta e l’esame PCR. Non esiste ancora un vaccino per prevenire questa malattia e per questo motivo è molto importante la cura dei nostri cani. Si possono adottare prodotti come collari o spray che fungono da repellenti contro il flebotomo ma non garantiscono che il cane non venga attaccato da questa malattia.
L’approccio terapeutico del cane con Leishmaniosi non è semplice e può avere una durata variabile e le prospettive di vita dei cani affetti da questa malattia possono anche essere di alcuni anni.
Maria Pezzillo
Redazione Petpassion.tv