In Italia tra le specie a rischio estinzione purtoppo c’è anche il Lupo. E sebbene ultimamente i lupi, che ricordiamo essere specie protetta, siano tornati a popolare le alpi piemontesi, l’ultimo inverno non è stato particolarmente fortunato per loro. Si è infatti registrata a una diminuzione del numero totale di esemplari che popolano le motagne del Piemonte.
Dal 1999 ad oggi sono morti 39 esemplari di lupo e la maggior parte dei decessi si è verificata in val di Susa (14 in totale), dove vi è un più alto popolamento umano. Infatti secondo quanto riferisce la Regione, la maggior parte delle morti sarebbe da ricondurre agli investimenti da treno e auto, e al bracconaggio. L’ultimo lupo trovato morto e recuperato lo scorso 14 gennaio dai guardiaparco del Parco naturale Orsiera Rocciavrè, era un maschio adulto, probabilmente il dominante del branco dell’Orsiera composto da 2-3 esemplari. E’ stato travolto da un’auto lungo una strada statale. Uno studio condotto nell’ambito del Progetto Lupo Piemonte sui sottopassi e sui possibili corridoi dovrebbe presto portare ad una soluzione: è prevista infatti la realizzazione di strutture di mitigazione, che potrebbero diminuire i casi di investimento di fauna selvatica pericolosi anche per gli automobilisti.
Per quanto riguarda il bracconaggio, l’avvelenamento è tra le maggiori cause di morte dei lupi e può avere effetti importanti anche sulle dinamiche della popolazione alpina e sulla conservazione del lupo. L’avvelenamento danneggia infatti gravemente molte altre specie, tra cui i piccoli carnivori e i rapaci, e può colpire anche i cani di privati.