Fra le malattie virali canine, una delle più note (e temuta) è la Parvovirosi del cane
Particolarmente grave nei cuccioli, può colpire anche gli adulti se non correttamente vaccinati. È importante riconoscerne i sintomi sin da subito per contattare il veterinario sin dai primi segni.
Parvovirosi canina: cause e modalità di trasmissione
Quando si parla di Parvovirosi nel cane si intende una patologia che la maggior parte dei proprietari conosce solamente come “gastroenterite canina” o “gastroenterite emorragica del cane”. In realtà il termine gastroenterite indica solamente un processo infiammatorio a carico di stomaco e intestino. Fra le cause di gastroenterite, poi, abbiamo anche l’infezione da Parvovirus che causa la Parvovirosi.
Il virus responsabile è noto con la sigla CPV-2 e fa parte della famiglia dei Parvoviridae. Si tratta di un virus piccolo a DNA con singola catena. E’ un virus molto resistente nell’ambiente esterno: dura anche mesi. È sensibili all’azione di pochi prodotti, fra cui l’ipoclorito di sodio e ai raggi UV.
Solitamente tende a colpire i cuccioli di età compresa fra i 30 e i 90 giorni, tuttavia sono stati descritti casi anche in cuccioli più grandi o in adulti non correttamente vaccinati.
La via di trasmissione più comune è quella oro-fecale: i cani si infettano annusando o leccando altri cani malati o oggetti da loro contaminati. Il virus replica il primo giorno nell’orofaringe, poi arriva nel sangue dove permane per almeno 30 giorni e nell’intestino tenue. Tramite il torrente circolatorio riesce a colonizzare organi linfoidi come milza, timo, linfonodi e placche del Peyer, causando immunodepressione. Durante questa fase (siamo a 4-5 giorni dall’infezione), avviene la colonizzazione delle cellule dell’epitelio intestinale, responsabile dei sintomi.
Il problema della trasmissibilità del virus è legato al fatto che esso viene eliminato tramite le feci anche prima della comparsa dei sintomi, raggiungendo valori notevolmente elevati 5-8 giorni dopo l’infezione.
Parvovirosi nel cane e gatto: cause e cosa fare >>
Parvovirosi canina: sintomi e complicanze
I sintomi e la gravità dell’infezione da Parvovirosi nel cane variano tantissimo a seconda dello stato del sistema immunitario del cucciolo e dall’età del cane. E questo accade anche nella medesima cucciolata. Cuccioli di età minore di 2 mesi e con bassi livelli di anticorpi possono sviluppare infezioni più gravi. Per quanto riguarda il decorso clinico è molto rapido: nel giro di 4-5 giorni i cuccioli possono o morire o guarire, ma in quest’ultimo caso la guarigione totale è lunga.
Esistono diverse forme di Parvovirosi nel cane:
Forma gastroenterica
È la forma classica. Il periodo di incubazione è rapido e compaiono come sintomi:
- vomito
- diarrea con sangue
- anoressia
- abbattimento
- depressione del sensorio
- disidratazione
- talvolta febbre
- leucopenia (soprattutto con diminuzione dei linfociti)
Questa forma ha un’evoluzione clinica rapida, mutevole di giorno in giorno. Il cucciolo può manifestare un peggioramento improvviso con morte. Nel caso di cuccioli che riescono a superare la fase acuta, la guarigione avviene molto lentamente.
Forma cardiaca
Forma attualmente rara in quanto la maggior parte delle cagne ora ha anticorpi da trasmettere ai cuccioli tramite il colostro. Colpisce i cuccioli giovanissimi, di età compresa fra le 2 e le 4 settimane di vita. La prognosi è infausta e la morte avviene a causa di una forma di miocardite acuta.
Forma subclinica o asintomatica
In alcuni cuccioli si hanno forme o del tutto asintomatiche o subcliniche, con sintomi lievi:
- anoressia
- blanda depressione del sensorio
- diarrea lieve
- leucopenia e linfopenia non così marcate
Questa forma è collegata alla capacità del sistema immunitario del cucciolo di reagire all’infezione. Il problema di questi cuccioli paucisintomatici è che in allevamento o canile possono contribuire a continuare a diffondere il virus, pur avendo pochissimi sintomi.
Quanto dura la Parvovirosi nel cane?
La Parvovirosi è una malattia di lunga durata. Anche se il cucciolo sembra migliorare dopo i primi giorni di terapia, non bisogna dimenticare che nel torrente circolatorio rimane circa 30 giorni. Ci vogliono settimane prima di poter dichiarare un cucciolo guarito con sicurezza. Inoltre il virus, nei soggetti che riescono a sopravvivere, viene eliminato anche per 40 giorni. Considera poi che il virus può persistere nell’ambiente anche per 4-5 mesi. Soprattutto in caso di sintomi conclamati di Parvovirosi, la prognosi rimane sempre riservata.
Parvovirus: cosa fare?
Se noti uno o più di questi sintomi nel tuo cane, contatta subito il tuo veterinario. Una volta proceduto ad eseguire le indagini diagnostiche del caso, ti indicherà quale sia l’approccio terapeutico più idoneo per il tuo caso. Nei casi gravi, è possibile che venga richiesto un ricovero del cucciolo, soprattutto nei primi giorni. È importante, infatti, riuscire non solo a parare le sovrinfezioni batteriche secondarie che spesso peggiorano il quadro clinico, ma anche trattare i sintomi man mano che si presentano e correggere la conseguente disidratazione e squilibri elettrolitici.
La Parvovirosi canina non contagia l’uomo: è una malattia contagiosa solamente per gli altri cani.
Perché i cani di piccola taglia hanno lo stomaco più delicato? >>
Fonti: Malattie infettive del cane e del gatto di Craig E. Greene – Medicina interna del cane e gatto, Nelson – Couto
Approfondimento: Purina