Il gatto Bengala è una razza ibrida recente, nata dall’incrocio tra un felino domestico e un gatto leopardo: scopri di più su origini e caratteristiche.
Il gatto bengala, detto anche gatto bengalese o bengal, è una razza ottenuta in tempi piuttosto recenti dall’incrocio tra gatti domestici e gatti selvatici e riconosciuta ufficialmente nel 1991.
Le origini del gatto Bengala
I primi incroci erano stati realizzati nell’ambito di una ricerca sul virus responsabile della leucemia felina a cui questi gatti adesso sono immuni. In tempi successivi alcuni allevatori hanno dato avvio a nuovi incroci con l’obbiettivo di ottenere gatti in grado di riprodursi e con mantello maculato come il felis bengalensis.
Infatti, la particolarità di questi gatti è proprio quella di avere il mantello maculato che ricorda quello del leopardo. È un gatto robusto e muscoloso, dalla forma allungata, di taglia grande e potente. Da cuccioli hanno il pelo più lungo che da adulti e vivono fino a 15 anni circa.
Caratteristiche dei gatti bengalesi
I bengalesi sono dei gatti assolutamente affettuosi e adatti alla vita in appartamento, ma viste le sue origini è importante non aspettarsi di trovarsi un gatto calmo e da divano. Inoltre, il bengala adora saltare, correre ed ha ancora un lieve istinto predatorio verso i piccoli animali. Il bengala instaura col padrone un rapporto esclusivo e spesso fatica a condividerlo con altri animali, in particolar modo con i gatti dello stesso sesso.
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Maria Pezzillo
Redazione Petpassion.tv