L’associazione Codici Ambiente mette in guardia di fronte ai divieti che affollano spiagge, ristoranti e strutture alberghiere; non tutti infatti sono a norma ed è opportuno conoscere quali caratteristiche distinguono la validità, onde evitare di limitare inutilmente le già ristrette possibilità di portare in vacanza con noi il nostro pet o pagare inesistenti sanzioni.
Chi decide di andare in vacanza col proprio cane frequentemente opta per gli agriturismi dove l’ambiente è idoneo alle lunghe passeggiate col proprio amico. Non volendo rinunciare alla spiaggia né alla compagnia di Fido, bisogna però stare attenti ai cartelli di divieto che sempre più frequentemente compaiono sulle spiagge. Tale divieto nasce dall’idea di salvaguardare l’igiene pubblica, sebbene basterebbe a tale proposito far rispettare la normativa vigente che obbliga i proprietari a tenere al guinzaglio i propri animali ed a raccoglierne le deiezioni. L’associazione Codici Ambiente consiglia ai proprietari dei cani di controllare che i cartelli con il suddetto divieto siano regolamentari, infatti, occorre che i comuni emettano un’ordinanza che preveda il divieto motivato, l’estensione oraria del divieto e che l’ordinanza sia firmata dal sindaco, da un assessore delegato o dal comandante dei vigili urbani, e pubblicata sugli albi pretori dei singoli comuni.
Se una di queste indicazioni manca, l’ordinanza stessa non è valida. Inoltre i cartelli che prevedono tale divieto devono recare sul retro il numero dell’ordinanza comunale di riferimento e la data di scadenza.
“Se vi viene chiesto di allontanarvi dalla spiaggia col vostro cane – spiega Valentina Coppola responsabile nazionale del Codici Ambiente – assicuratevi che si abbia titolo di farlo, altrimenti ogni eventuale multa è impugnabile davanti al giudice di pace e quindi contestabile senza essere preventivamente pagata. I proprietari devono ricordare che è doveroso fare in modo che i propri animali non rechino disturbo ai bagnanti, non sporchino e non causino disagi, ma queste sono regole del vivere civile che andrebbero rispettate da tutti, anche da chi non ha animali al seguito”. Codici Ambiente invita a fotografare i cartelli con il divieto illegittimi poiché è davvero vessatorio per i cittadini che i comuni impongano i divieti sulle spiagge ed incassino le relative multe senza aver emesso le relative ordinanze, questo è solo un ulteriore modo per fare cassa a spesa della libertà dei cittadini di usufruire delle spiagge e delle loro tasche.