Esperienza da incubo per una cittadina italiana residente in Svizzera cui è stato soppresso il cane per non aver pagato una tassa di 38 euro.
Le autorità municipali di Reconvillier, citta della Svizzera, sono state incaricate dal primo cittadino, di rintracciare i proprietari di cani, evasori della relativa tassa di possesso. Fin qui tutto sembrerebbe in linea con una buona politica di contrasto dell’evasione, se non fosse che i suddetti agenti, hanno il compito di sequestrare tali animali e decretarne l’abbattimento.
La signora Marilena Iannotta ha spiegato agli agenti municipali di essersi semplicemente scordata di pagare i 50 franchi svizzeri (circa 38 euro) e ha supplicato gli agenti di poter versare quanto dovuto in contanti. Niente da fare: gli ispettori hanno portato via l’animale e lo hanno consegnato ai veterinari comunali che hanno provveduto alla immediata soppressione dell’animale.
“Sembra un film dell’orrore”, dichiara Valentina Coppola, responsabile Ambiente del CODICI, “delle persone si presentano alla tua porta e ti prendono il cane per ucciderlo, e tutto perchè non hai pagato una tassa. Questa modalità va contro i più elementari principi civili e va fermata immediatamente”.
Il sindaco di Reconvillier, Flavio Torti ha spiegato che quella riguardante il possesso dei cani è tra le tasse più evase ed è per questo che ha escluso possibili ripensamenti e ammorbidimenti della linea anti-evasori: “Non faremo dietrofront, sarebbe come dare ragione agli evasori“.
Il CODICI, con le parole dell’avvocato Carmine Laurenzano, annuncia che presenterà esposto alla procura della repubblica di Roma. ”Se non riusciremo ad ottenere una condanna per questo sindaco in Svizzera, che almeno non gli venga consentito di mettere piede nel nostro paese”