Quanto ci tiene la Svizzera agli animali? Parecchio, decisamente parecchio. Basti pensare che la legge punisce severamente anche chi si renda colpevole dello scarico di un pesce rosso in un gabinetto, e che per poter tenere un animale in casa bisogna dimostrare di essere in grado di permettergli almeno un contatto visivo con i propri simili.
Non stupisce quindi se proprio nel paese in cui i sistemi di tutela degli animali domestici sono tra i più avanzati, sta ora nascendo un nuovo partito che pone tra le priorità proprio il benessere dei nostri compagni dalle quattro zampe in giù.
La nuova forza politica si chiamerà Partito Svizzero degli animali (PSA) e sta nascendo in questi giorni a Zurigo; lo slogan? “diamo voce agli animali”
Fondatore del partito è Thomas Maerki, un ecologista che è riuscito a realizzare il progetto in collaborazione con un giurista, un economista aziendale e il presidente dell’Associazione svizzera dei vegetariani. “In tre mesi – ha detto Maerki all’agenzia di stampa svizzera ATS – abbiamo raccolto su Facebook un migliaio di simpatizzanti. Resta da vedere quanti di questi aderiranno effettivamente al partito”.
In programma la partecipazione alle elezioni federali del 2011, intervistato riguardo a modalità, punti del programma e status politico, Maerki ha risposto: “Promuovendo relazioni dignitose e responsabili fra tutti gli esseri viventi. Noi
non ci riteniamo né di destra nè di sinistra, pur sentendoci molto vicini ai Verdi liberali”.Non è la prima volta che in Europa si tenta “esperimento” del genere: già in Olanda all’inizio della scorsa legislatura si presentò il “Partij voor de dieren“, il “Partito per gli animali“. Con due deputati, un senatore e diversi rappresentanti locali eletti, il Pvdd ha trionfalmente portato le tematiche animaliste nelle stanze del potere.
La situazione Svizzera non sembra però altrettanto rosea: già lo scorso 7 marzo il 70% degli elettori svizzeri ha rifiutato una proposta di referendum che chiedeva di assegnare, in tribunale, un avvocato d’ufficio agli animali maltrattati. La battaglia era stata portata avanti dallo stesso Maerki, che certamente, se con questo nuovo partito finirà in Parlamento, riprenderà in mano la questione. Dando magari l’opportunità, ai principi del foro, di creare studi legali ad hoc per pappagallini e criceti.