Secondo il consueto rapporto AIDAA sugli abbandoni dei cani, basato sul monitoraggio di 100 canili sul territorio italiano, nel primo trimestre del 2010 ci sarebbe stato un calo degli abbandoni di cani in Italia.
In base ai dati analizzati, infatti, i cani entrati in canile nel periodo 1 Gennaio – 31 Marzo 2010 sono stati 1784, rispetto ai 2992 dello stesso periodo dello scorso anno, con una diminuzione del 40% fra il 2010 e il 2009.
All’interno di questo dato è analizzabile, dal punto di vista geografico, che è ancora alta la concentrazione in Lazio, Sicilia, Campania, Abruzzo e Sardegna. Sempre in Sardegna molto diffuso risulta ancora, purtroppo, il fenomeno del ferimento dei cani causato da tagliole.
Molto positiva risulta invece la situazione in Friuli, Trentino e Valle d’Aosta, dove le segnalazioni totali sono nell’ordine di qualche decina di animali; mentre risulta stabile il numero delle segnalazioni per quanto riguarda Lombardia, Toscana ed Emilia.
Sono invece in aumento, purtroppo, le segnalazioni e le denunce che riguardano i canili privati che operano in condizioni di bassa qualità per la vita dei cani, i cosiddetti canili lager: nel primo trimestre del 2010 sono arrivate al Servizio Sportello Animali di AIDAA circa 70 segnalazioni di simili canili (non censiti ovviamente fra quelli ufficiali), riguardanti complessivamente più di 2000 cani; queste segnalazioni provengono quasi esclusivamente dal sud Italia, prevalentemente da Puglia e Sicilia, con alcune eccezioni relative a Toscana e Emilia Romagna.
“Nel corso dell’anno il primo trimestre è quello che ha storicamente il minor numero di abbandoni – riferisce Lorenzo Croce, Presidente Nazionale AIDAA – e quest’anno il trend positivo lo conferma. Preoccupante invece la segnalazione di circa 70 canili lager non censiti, si tratta prevalentemente di canili a conduzione familiare, privi di qualunque requisito di legge. […] Per questo chiediamo un intervento rapido delle autorità locali – prosegue Croce – per mettere questi canili in condizioni di poter operare in maniera regolare. Da ultimo mi preme segnalare il grave fenomeno dei cani a cui vengono mozzate le zampe dalle tagliole dei bracconieri, fenomeno questo – conclude Croce – che in questi mesi si è accentuato prevalentemente in Sardegna”.