Salvare una delle più possenti e fiere creature della terra, la tigre, è l’obiettivo di molti ambientalisti e ricercatori. Ricordiamo infatti che questo mammifero è stato messo addirittura al primo posto nell’elenco delle dieci specie maggiormente a rischio.
Qualche tempo fa fece discutere la proposta del governo indonesiano di rimediare al rischio di estinzione autorizzando i privati ad accogliere nei propri giardini questi bellissimi, ma non certo facilmente addomesicabili, animali. Ora però, a favore della tutela di questa specie, qualcosa di concreto si sta muovendo: i rappresentanti di Cina, India, Russia, e 10 altre nazioni asiatiche tra le più popolate da questi felini, si sono impegnati a rispettare una più rigorosa applicazione delle leggi contro il bracconaggio, e con degli sforzi per difendere l’habitat del gatto selvatico. L’obiettivo è raddoppiare la popolazione delle tigri selvatiche nel prossimo decennio.
Nonostante l’iniziativa sia stata favorevolmente accolta dagli ambientalisti, ritenendo l’accordo tra le 13 nazioni un “importante passo in avanti” verso la tutela dei felini, a ben vedere si tratta solamente di una collaborazione. Le nazioni infatti non si sono impegnate a stanziare dei fondi per gli sforzi sulla conservazione, ma hanno accettato di collaborare con le istituzioni globali, come la Banca mondiale, per sviluppare dei sistemi per utilizzare il denaro proveniente da vari finanziamenti, come quello destinati a progetti sulle infrastrutture per la protezione delle tigri.
Soddisfatto dell’accordo è Michael Baltzer, capo del WWF Tiger Initiative, una coalizione formata dal World Bank, Smithsonian Institute, e da diversi gruppi di conservazione. Bisognerà aspettare Settembre per l’approvazione dell’accordo da parte dei leader dei Governi.
Intanto speriamo che l’anno della Tigre, secondo il calendario cinese, porti fortuna e lunga vita a questo splendido felino.