L’arrivo dell’autunno è per la salute del proprio amico a quattro zampe un momento cruciale. È in questo periodo, infatti, che l’animale è più soggetto a contrarre, se non vaccinato, una malattia molto pericolosa: la leptospirosi del cane. Quest’ultima è una delle infezioni più pericolose per il proprio amico a quattro zampe, da tenere sotto controllo e prevenire con le dovute misure. Ma che cos’è esattamente la leptospirosi del cane? E quali sono i sintomi principali con cui si manifesta questa malattia del cane? Esiste una terapia o un vaccino?

 

Leptospirosi nel cane: cause e modalità di trasmissione

La leptospirosi del cane è una malattia provocata dal batterio Leptospira interrogans, una spirocheta molto diffusa in tutto il mondo. Si presenta come un germe sottile, a forma di spirale (da qui il nome) e con un uncino all’apice. Fra le malattie del cane la leptospirosi è piuttosto pericolosa, per cui è bene tenere monitorata la salute del proprio cane conoscendo le modalità di diffusione e i sintomi principali.

Ci sono diversi sierotipi di Leptospira, ma quelli che provocano maggiormente malattia nei cani sono la canina, l’itteroemorragica, la grippo tifosa, la Bratislava e la pomona.

Di solito la trasmissione può avvenire in modo diretto o indiretto. L’amico a quattro zampe può contrarre la leptospirosi del cane per via diretta attraverso il contatto con un’urina infetta di un altro animale portatore del batterio, per contatto con sangue infetto, per via venerea o per via transplacentare. Il contagio può però avvenire anche indirettamente, tramite il contatto con terreno o acqua contaminati. L’habitat ideale per la proliferazione del batterio è infatti l’acqua calda e stagnante, mentre quando le temperature scendono sottozero la Leptospira muore.

Da considerare, poi, che i cani guariti continuano a eliminare in maniera intermittente la Leptospira per mesi o anni con le urine.

 

Leptospirosi nel cane: sintomi

La leptospirosi del cane è trasmissibile anche all’uomo: il batterio solitamente entra nel corpo attraverso ferite e abrasioni. I due organi che vengono colpiti maggiormente da questa malattia sono il fegato e il rene. Per quanto riguarda i sintomi ci sono leggere differenze a seconda del tipo di Leptospira di cui stiamo parlando. Tendenzialmente la L. canicola e la grippotifosa causano maggiormente lesioni renali, mentre l’itteroemorragica e la pomona provocano lesioni epatiche.

I sintomi di leptospirosi del cane dipendono molto dall’età, dal sistema immunitario dell’animale e dal tipo di batterio che lo aggredisce. A seconda del tipo di forma, cambiano anche i sintomi.

 

Forma iperacuta

  • massiccia leptospiremia
  • morte improvvisa e rapida

 

Forma acuta

  • abbattimento
  • febbre alta (arriva ai 40°) inizialmente, poi ipotermia nelle fasi terminali
  • cute ipersensibile
  • tremori
  • vomito
  • ematemesi (vomito con sangue)
  • ematochezia (sangue rosso vivo nelle feci)
  • melena (sangue scuro digerito nelle feci)
  • epistassi
  • petecchie
  • disidratazione
  • invaginamento intestinale
  • ittero
  • morte (il cane muore prima di riuscire a sviluppare insufficienza renale o epatica)

 

Forma subacuta

  • febbre
  • anoressia
  • polidipsia
  • vomito
  • disidratazione
  • iperemia delle mucose
  • petecchie
  • ecchimosi
  • iperestesia
  • congiuntivite
  • rinite
  • tonsillite
  • tosse
  • dispnea
  • insufficienza renale oligurica e anurica (nei cani guariti può residuare una forma di insufficienza renale cronica)
  • ittero

 

La leptospirosi ha un periodo di incubazione che varia fra i 4 e i 12 giorni, dopo di che comincia la manifestazione della fase acuta, che è bene trattare in maniera tempestiva.

 

Come capire se il cane è in salute o malato: sintomi a cui fare attenzione. >>

 

Leptospirosi cane sintomatologia

 

 Leptospirosi del cane, terapia e prevenzione

Dato che la leptospirosi assomiglia ad altre malattie del cane, sia infettive che non, è molto importante tenere sotto controllo i sintomi clinici, che consentono di avere una diagnosi definitiva. La prima cosa da fare è consultare il proprio veterinario di fiducia, che procederà con il trattamento più adeguato. In generale visto che la leptospirosi del cane non è provocata da un virus, ma da un batterio, la cura è solitamente a base di antibiotici, a cui si aggiungono farmaci per ridurre i sintomi e limitare i danni agli organi dell’animale e terapia di sostegno.

Per evitare che il cane si ammali di leptospirosi è buona prassi evitare di fargli bere da pozzi o sorgenti d’acqua inquinati, o in generale non potabili. Fare anche attenzione all’eventuale contatto con i topi è un’altra soluzione per scongiurare la trasmissione di questa malattia. Il miglior accorgimento, comunque, per evitare che il proprio cane contragga la leptospirosi è la prevenzione tramite vaccinazione. Il componente vaccinale di questa malattia batterica viene solitamente incluso nella vaccinazione annuale. L’immunità che deriva dal vaccino non dura però molto a lungo, per cui sarà necessario effettuare dei vaccini di richiamo ogni anno.

Da ricordare bene che la Leptospirosi è una zoonosi, è trasmissibile anche all’uomo: il veterinario, oltre che a spiegarti come verrà trattato il cane, provvederà a fornire indicazioni su come evitare il contagio. Il veterinario in questo senso è un alleato prezioso non solo per la cura degli animali, ma anche per la tutela della salute umana. Rammentiamo poi che la Leptospirosi è una malattia con obbligo di denuncia.

 

Leptospirosi nel cane: vaccino

Per la Leptospirosi del cane esiste un vaccino. Fino a poco tempo il vaccino contro la Leptospirosi era protettivo contro due valenze, mentre adesso è in commercio il vaccino L4 che protegge per quattro tipi di Leptospira. È preferibile utilizzare quest’ultimo anche seguendo le ultime linee guida vaccinali.

 

 

Approfondimento: Purina Pro Plan