Legato a un albero e dimenticato. Questa è la triste sorte capitata ad un pastore tedesco, a Reggio Emilia. Il cane è rimasto legato per un mese a un albero davanti a un’abitazione di un condominio. Per fortuna lo scorso sabato i carabinieri, su segnalazione dei vicini di casa, sono intervenuti per liberarlo.
Il proprietario è un tunisino di 46 anni che ha lasciato l’animale legato nell’aia, senza dire a nessuno di accudirlo. A prendersi in parte cura del cane sono stati i vicini di casa, anche loro tunisini, impietositi dalle condizioni dell’animale. La situazione è diventata però presto insostenibile: il cane completamente abbandonato a se stesso tra escrementi maleodoranti è diventato più aggressivo. Per i vicini non è stato facile: alla pietà per il cane si è aggiunta anche la paura per una eventuale reazione aggressiva del pastore tedesco soprattutto nei confronti dei loro bambini che giocavano spesso nell’aia. E così, non riuscendo a ritracciare il proprietario della casa nè il tunisino, hanno deciso di contattare la polizia municipale.
Gli agenti intervenuti, hanno trovato l’animale in condizioni spaventose. Oltre al fango e agli escrementi, gli agenti hanno notato anche la “cuccia” allestita dal tunisino per il pastore tedesco: un giaciglio artigianale e fatiscente fatto di reti arruginite e pezzi di plastica.
Ora il cane è libero e viene curato con affetto presso il canile di Reggio. Sul padrone, ancora non reperibile, pende una denuncia per maltrattamento e abbandono di animale.