Così potremmo definire queste morti della strada che, esattamente come accade per gli esseri umani, hanno dei numeri impressionanti.
I numeri ce li comunica Aidaa:circa 798 cani, 788 gatti e 1.465 animali selvatici (perlopiù ricci e volpi), oltre a 65 tra pappagalli, furetti e conigli, sono rimasti uccisi sulle strade italiane dall’inizio dell’anno.
L’associazione italiana in difesa dell’ambiente e degli animali nel comunicato specifica che a questi numeri, che sono solo parziali, occorre aggiungere altri 1.366 animali risultati feriti a causa di incidenti stradali nei primi dieci mesi del 2010.
I dati sono parziali perché si riferiscono alle sole segnalazioni giunte al telefono amico e al tribunale degli animali di Aidaa da inizio gennaio ad oggi.
Il dato reale invece porterebbe un quadro peggiore, rispetto soprattutto al numero di animali investiti; ma questo dato non emerge con chiarezza perché la maggior parte di questi incidenti non viene nemmeno segnalato.
Aidaa ha raccolto e continua a raccogliere i dati relativi alle segnalazioni di richieste di aiuto per soccorrere animali feriti o segnalazioni di animali rinvenuti morti ai bordi delle strade.
Il numero delle segnalazioni e delle richieste di aiuto è aumentato notevolmente negli ultimi mesi, da quando è entrato in vigore l’obbligo di soccorrere gli animali investiti e pene severe per il mancato soccorso.