Storia di un animale antichissimo, giunto immutato sino a noi nel corso dei millenni, ottimo sia come compagnia vivace che come cane da guardia.
Il Pinscher, che oggi la Federazione Cinologica Internazionale inserisce nel gruppo 2, sezione 1, è un cane davvero molto antico: alcuni scavi effettuati presso le rive dei laghi di Costanza e di Biel intorno al 1850 portarono alla luce resti fossili di crani che rispecchiavano la conformità dei cani di tipo Pinscher o Schnauzer, e si trattava di villaggi a palafitte che risalivano a oltre 5.000 anni fa! Negli anni una selezione dovuta ad una buona resistenza fisica e ad un buon adattamento alle esigenze dell’uomo hanno fatto si che il Pinscher attraversasse tutte le epoche, per giungere fino ai giorni nostri.
Il riconoscimento dello Zwergpinscher, il cugino di dimensioni più ridotte, risale invece al 1895 circa, quando Joseph Berta fondò il Pinscher-Klub. Era già presente uno standard redatto nel 1880 da Richard Strebel, cinofilo e pittore animalista, ma la varietà di taglie, di pelo e di colori era tale da aver bisogno di un po’ di ordine, cosa che venne intrapresa dal Club della razza, che separò il Pinscher dallo Zwergpinscher. La prima registrazione in un Libro delle Origini tedesco risale al 1879 per il Pinscher, mentre si deve attendere il 1900 per lo Zwergpinscher, con l’esposizione di Stoccarda.
In Gran Bretagna lo sviluppo della sua popolarità fu più lento, per via del divieto di tagliare le orecchie per dare loro un portamento diritto, ma gli inglesi negli anni ’50 riuscirono a ottenere cucciolate con orecchie portate naturalmente diritte e risolsero la questione! Ancor oggi solo in questo paese si possono trovare esemplari di questo tipo, e quindi non mutilati, mentre nel resto del mondo i pinscher hanno orecchie diritte tagliate o intere ripiegate.
Alcuni hanno voluto fare del Rehpinscher o pinscher rosso cervo una razza particolare, ammettendo eslusivamente per lo Zwergpinscher il mantello nero focato, ma va detto che si tratta decisamente dello stesso cane, solo con un mantello differente, e la razza presenta del resto anche altri colori, come il marrone focato o il blu focato, anche se è vero che il colore fulvo è stato per molto tempo prioritario.
Claudia Resta
Petpassion.tv – [email protected]