Grazie alla pet therapy si può ridurre l’uso di farmaci antidolorifici: ecco tutti i dettagli di questa nuova scoperta.
Arriva dal Department of Medical Center Information Systems, presso la Loyola University Health System (LUHS), l’ultimo incoraggiante studio sull’efficacia della Pet therapy. A detta degli scienziati che hanno condotto le indagini, la terapia assistita dagli animali favorirebbe il totale recupero nei pazienti che hanno subito un intervento chirurgico o un trapianto e ridurrebbe il ricorso ai farmaci antidolorifici del 50 per cento.
Quali sono i benefici della pet therapy sulla salute umana?
Non solo, e’ ormai dimostrato che l’impiego dei cani, opportunamente addestarti per svolgere attivita’ di assistenza, ha permesso di migliorare in modo significativo la qualita’ della vita dei pazienti affetti da malattie come la sclerosi multipla, distrofia muscolare, autismo e sindrome di Down o colpiti da lesioni al midollo spinale o paralisi cerebrale.
Lo studio rientra all’interno di un piu’ ampio programma di assistenza, che aveva preso avvio piu’ di dieci anni fa, e che vede coinvolte la dr.ssa Julia Havey e la collega dr.ssa Frances Vlasses. Entrambe amanti degli animali, le due dottoresse hanno iniziato ad allevare cuccioli di cane per il programma denominato Canine Companions for Independence (CCI).
L’organizzazione non-profit fornisce a titolo gratuito cani da assistenza altamente qualificati per le persone con disabilita’ fisiche e di sviluppo.
Questi cani sono addestrati a lavorare con un professionista. Possono eseguire piu’ di 40 comandi studiati per motivare, consolare e incoraggiare i pazienti con bisogni speciali.
«L’evidenza suggerisce che la terapia animale-assistita (AAT) puo’ avere un effetto positivo sul benessere psicosociale, emozionale e fisico dei pazienti. I dati sostengono ulteriormente questi vantaggi e supportano l’idea di ampliare l’uso della pet therapy nel recupero», ha dichiarato la dr.ssa Havey commentando lo studio.
Le due scienziate sono assolutamente convinte, e non facciamo fatica a credergli, che la terapia animale assistita possa divenire, in ultima analisi, uno standard di cura che puo’ garantire la guarigione del paziente.
I risultati di questo studio sono stati presentati alla XVIII Conferenza Annuale dell’International Society of Anthrozoology and the First Human Animal Interaction Conference (HAI), tenutasi a Kansas City dal 20 al 25 ottobre 2009.