Una pubblicità deve colpire, su questo siamo tutti d’accordo, tutti sappiamo e vediamo ogni giorno spot sempre più articolati, o con grandissime tecniche video utilizzate oppure grandi e mirate provocazioni. Forse però, questa volta, la compagnia telefonica Tre l’ha fatta un po’ troppo grossa.
Lo spot, che ha fatto infuriare più di una associazione animalista, paragona un cane ad una pennetta usb, sostenendo che il cane è una spesa superflua mentre una connessione internet no. Questo paragone tra l’affetto che può dare un cane all’intrattenimento che ci offre internet ci pare un po’ azzardato, soprattutto perchè il significato dello spot è facilmente fraintendibile.
Lo spot si ispira alla crisi economica e alle difficoltà di tutti a far quadrare i conti a fine mese, concentrandosi sulla necessità di tagliare le spese superflue. Fino a questo punto ci siamo, quello che non va, è che nella campagna pubblicitaria della Tre, si definisce il cane a una spesa un po’ inutile, secondaria, di cui si può tranquillamente fare a meno, lasciando intendere invece che la chiavetta Usb è un bisogno primario e più utile dell’affetto del migliore amico dell’uomo.
La compagnia telefonica ha dichiarato che si rende conto della possibilità di fraintendimento dello spot che verrà modificato nei prossimi giorni, anche se ha chiarito che il taglio delle battute riferite all’animale domestico è ironico, e che si riferisce soprattutto gli accessori più superflui.
Aidaa e gli amanti dei cani non ci stanno e si dichiarano inorriditi e amareggiati da questa campagna, trovandola un vero e proprio incitamento all’abbandono del migliore amico dell’uomo. La proposta delle associazioni è quella di boicottare la compagnia.