Cosa succede al gatto Balinese durante la gravidanza: comportamento, fisico, carattere e tutto quello che riguarda i giorni specifici della gestazione.
Il gatto Balinese, come tutte le altre razze, ha un periodo di gestazione che varia dai 62 ai 75 giorni. Noteremo fin dai primi giorni, dopo l’accoppiamento, il cambiamento nel comportamento della gatta, che sa di essere in stato interessante: si lega di più al suo padrone e richiede maggiori attenzioni.
Durante il periodo di gestazione la gatta diventa particolarmente bella, il pelo più setoso, gli occhi più espressivi e le richieste con toni molto più docili, anche se ugualmente insistenti. Ma il cambiamento più grande che subiscono è alla pancia: sono gatti esili e longilinei, quindi si noterà giorno dopo giorno la sua crescita.
Gravidanza del gatto balinese
Essendo gatti molto attivi e vivaci non perdono l’abitudine di fare “sport”: hanno sempre una grande voglia di giocare e anche se appesantite e affaticate non perdono l’istinto da cacciatrici. Accettano di buon grado le attenzioni del loro compagno, soprattutto se vivono nello stesso ambiente.
Una particolarità che denota questa razza è l’incredibile rapporto che la mamma instaura con i suoi piccoli ancora prima di partorire. Dedicano molto tempo a leccarsi, in particolare sul ventre così da comunicare con i cuccioli specialmente negli ultimi 10 giorni di gravidanza. Verso gli ultimi giorni la gatta strapperà i peli intorno ai capezzoli per facilitare i cuccioli alla loro individuazione.
L’ultima fase della gravidanza del gatto balinese
Superato il cinquantesimo giorno, la gatta cercherà un angolo della casa più tranquillo dove prepararsi all’evento; possiamo pensare di procurarci uno scatolone mettendo dentro lenzuola e asciugamani che non usiamo più, ci penserà lei a sistemarsi dentro come meglio crede.
Esistono in commercio delle ampie vasche di plastica, comode perché lavabili, anche se la gatta potrebbe non accettarla per il parto in quanto risultano essere basse e troppo aperte. Le gatte per partorire preferiscono posti più nascosti e riparati, magari quest’ultima soluzione può tornare utile quando i cuccioli saranno più grandi e inizieranno a muovere i primi passi.
Gianni Di Sipio