Sono stati ben 22 i labrador che la produzione del film “Io & Marley” ha utilizzato per il ruolo del protagonista a quattro zampe (che nella storia vive tredici anni). Ben undici i cuccioli, perché il film non è stato girato in sequenza, e ognuno di essi cresceva troppo per la scena successiva, che magari veniva girata un paio di settimane dopo la precedente. Gli altri Marley erano di età compresa tra i sei mesi e i quattordici anni, cosicché si potesse sempre scegliere il cane giusto all’età giusta per ogni scena.
Ma la particolarità di questo film è che tutti i cani invece di essere addestrati dono stati … “dis-addestrati”! Marley è un combina guai di prim’ordine, salta dappertutto e distrugge qualunque cosa incontri. I cani dovevano dunque essere lasciati liberi di comportarsi proprio come … cani! Mark Forbes, il loro responsabile sul set, spiega: “Non abbiamo addestrato i cani a fare nulla che un cane non farebbe normalmente. Il film parla di una famiglia vera che possiede un cane vero. Non ci sono trucchi, magie o animali parlanti. La preparazione dei cani – continua Forbes – è stata una specie di contro-addestramento, generalmente cerchiamo di sviluppare determinati comportamenti e di addestrare bene i cani. Con IO & MARLEY, i cani dovevano non solo essere cani, ma anche i cani più indisciplinati, impossibili e fuori controllo del mondo. Li abbiamo incoraggiati a comportarsi male!”.
Il regista David Frenkel, dal canto suo, li ha filmati anche durante le prove, rendendosi ben presto conto che da un comportamento imprevedibile poteva scaturire la ripresa migliore, e che non era affatto detto che questo avvenisse proprio dopo il suo “ciak”.
David aveva sempre detto di non voler lavorare né con i cani, né con i bambini, ma al termine di questa esperienza, di Marley (il suo interprete “principale” si chiama Clyde) ha detto: “E’ stato emozionante guardarlo lavorare. Ogni volta che lo riprendevamo aggiungeva alla scena una connotazione veramente divertente e un’energia stimolante”. (B.P.)