In Romania il Governo vuole approvare una legge per sterminare 2 milioni di animali. Secondo gli animalisti è un modo per far fare profitti alle aziende.
Il randagismo è un grande problema in Romania, i cani vengono visti come una minaccia e l’unico modo per risolvere il problema è ucciderli. Ultimamente la proposta di legge che decretava l’abbattimento dei randagi malati era stata bloccata. Ma dagli ultimi aggiornamenti il Governo vuole approvare la legge per sterminare 2 milioni di animali. Gandhi disse: “la grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali”. In questo caso possiamo definire la Romania un paese moralmente
minuscolo. Si tratta della legge PL 912 che prevede proprio lo sterminio di massa con metodi atroci. Avvengono massacri quotidiani con avvelenamenti di massa, uccisioni a colpi di arma da fuoco e uccisione a tappeto nei canili. C’è da chiedersi come mai la Romania combatte da anni il randagismo nel modo più incivile possibile e non lo risolve con le sterilizzazioni a tappeto, l’unico mezzo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato scientificamente valido.
Secondo gli animalisti è un modo per far fare profitti ad aziende “amiche”. I primi a guadagnarci sono gli accalappiacani, che a Bucarest per non prendere i cani protetti da una comunità chiedono 25 euro. Le autorità locali riportano grandi spese per dare asilo, nutrire, sterilizzare, identificare, eventualmente uccidere tramite l’eutanasia e incenerire i cani dei canili municipali, affidando la gestione a partner o ad aziende che richiedono cifre esorbitanti.
Secondo un calcolo di Helping Animals Romania in dieci anni il randagismo non solo non è migliorato, ma è aumentato. E i profitti sono alle stelle. A Bucarest nel periodo 2001-2007 sono stati spesi quasi 9 milioni di euro per uccidere 144.000 cani (62 euro a capo). Ad Arad nel periodo 2008-2010 sono stati uccisi 2.986 cani per 308.048 euro, cioè una media di oltre 103 euro ad animale, a Slatina nel periodo 2008-2010 sono stati uccisi 1.111 cani spendendo 205.500 euro, quasi 185 euro a cane, a Brasov nel periodo 2003-2008 sono stati uccisi 20.000 cani, per una cifra di 1,45 milioni di euro (72 euro a cane), a Constanta nel periodo 2008-2010 sono stati uccisi 20.000 euro per la cifra di 1,5 milioni di euro (75 euro a cane). Il risultato delle stragi è che i cani randagi sono aumentati. La sterilizzazione invece costa solo 20-25 euro a cane. Forse questo è il motivo perché politici e aziende non hanno interesse perché il randagismo sia interrotto.
Maria Pezzillo
Redazione Petpassion.tv