Continua la lotta contro gli abbandoni estivi, portata avanti da molti Comuni e Regioni. In Lombardia tra le varie iniziative messe in campo c’è la restituzione del cane al padrone, individuato tramite la lettura del microchip collocato sui cani iscritti all’anagrafe canina regionale, utilizzato come mezzo di identificazione degli animali, incrociato con la banca dati degli assistiti di Regione Lombardia, che fornisce elementi di certezza per stabilire la proprietà dell’animale.
Il quadro della situazione è stato delineato a Varese dall’assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Luciano Bresciani, intervenuto alla presentazione delle iniziative assunte dall’Asl di Varese per combattere il fenomeno dell’abbandono dei cani. In questa occasione sono state anche ricordate le “Norme nazionali sulla tutela degli animali d’affezione e lotta al randagismo” da parte di Francesca Martini, sottosegretario di Stato al Ministero della Salute, che ha proposto e attivato un’apposta task force presso il Ministero.
Grazie a questo metodo, semplice eppure efficace, si sono già ottenuti i primi risultati positivi: “Il 46 per cento dei cani catturati in Lombardia – ha spiegato l’assessore Bresciani – sono restituiti al legittimo proprietario e circa il 38 per cento sono affidati ad un nuovo proprietario”
Attualmente la Lombardia, si colloca fra le regioni con il minor numero di cani vaganti, tuttavia non è chiaro se i proprietari colpevoli di aver abbandonato i propri animali oltre a ritrovarseli sulla porta di casa incorreranno anche nelle sanzioni previste dalla legge; speriamo di sì.