Se la lettura a voce alta è uno scoglio per il tuo bambino, o se addirittura ci sono problemi di dislessia, puoi provare a incoraggiarlo con un Read Dog!
Cos’è il programma “R.E.A.D.”
Servono circa cinque mesi per addestrare un “Read Dog”, un “cane da lettura”, in grado di incoraggiare i bambini a leggere a voce alta. L’idea, originale e di successo, è dell’organizzazione no-profit Intermountain Therapy Animals, che ha lanciato il programma R.E.A.D. (Reading Education Assistance Dogs) nel 1999, partendo dall’idea che leggere con un cane sarebbe stato più divertente e rilassante, soprattutto per i bambini dislessici, balbuzienti o, ancor più, i bambini disabili. Il programma è già diffuso in tutti gli Stati Uniti, in Canada e nel Regno Unito e in 12 anni quasi 1400 cani hanno visitato le scuole e le biblioteche “incoraggiando” i bambini nella lettura. Un buon “cane da lettura” deve essere innanzitutto un animale per pet therapy certificato.
Esempio: il levriero Danny
Un ottimo esempio è il levriero Danny, la cui razza è particolarmente adatta a questa mansione, perchè abbaia poco e perchè il pelo corto non favorisce le allergie. Quando un bambino legge, Danny non critica o corregge la pronuncia, fa semplicemente dei cenni con il capo o alza un orecchio. Il suo compito è quello di aiutare gli allievi della scuola primaria di Oakhill, a Tamworth, nello Staffordshire, Inghilterra, a leggere a voce alta. “Rafforza la stima nei bambini perchè non esprime giudizi”, spiega Tony Nevett, laureato in terapia assistita dagli animali, “Non li giudica e non ride di loro. I bambini non si rendono conto che stanno leggendo, un esercizio che magari non hanno la sicurezza di fare in classe”.
Perché funziona
Ai bambini non piace fare una cosa nella quale non riescono bene in presenza di qualcuno che li valuta per la loro prestazione, o che dice loro di continuo come devono fare. Il cane non giudica, non fa domande, non sgrida e non ride degli errori, sta vicino al bambino fisicamente, dà segni di incoraggiamento e di approvazione attraverso una scodinzolata o una leccatina e lo tranquillizza, dandogli un senso di sicurezza una maggiore autostima, favorendo l’interesse per la lettura.
Il cane è, di fatto, il tramite di un adulto che dedica il suo tempo e il suo animale per stare insieme a un bambino, che trae beneficio da un’attività che non ha l’aspetto formale dell’apprendimento. Questo significa che la presenza di un adulto significativo, non giudicante, disponibile e che crede nella possibilità che il bambino possa farcela è il primo vero protagonista del successo che sta avendo questo programma.
In foto: il levriero Danny