traffico cuccioli

Traffico illegale di cuccioli dall’est europeo: nasce il “Manuale sulle procedure per l’esecuzione dei controlli della movimentazione comunitaria di cani e gatti”

 

Gli animali domestici sono spesso vittime di maltrattamenti da parte dei padroni scaricando nervosismo e frustrazione sui propri amici a quattro zampe. In altri casi, invece, sono i padroni ad essere vittime di truffe quando vogliono acquistare un animale da compagnia. Pur di far fronte alla domanda di cani e gatti di razza, c’è chi organizza trattative commerciali nazionali ed internazionali, spesso con paesi dell’Est Europa, che hanno come scopo quello di riuscire a vendere un alto numero di cuccioli a cifre molto basse. Ma dietro a questo si nascondono storie di frodi e maltrattamenti sempre uguali, dove gli annunci riportano quasi sempre storie di persone che vogliono regalare il prorpio cane di razza perché non se ne possono più prendere cura. Poi però chiedono un contributo per il trasferimento dell’animale e, una volta ricevuti i soldi, scompaiono. Contro il reato di traffico dei cuccioli il Ministero della Salute ha redatto un manuale in collaborazione con la Fnovi (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani) e la Lav. Il manuale ha lo scopo di aiutare a far chiarezza nel panorama della normativa europea per il commercio di cani e gatti. La guida si chiama: “Procedure per l’esecuzione dei controlli nella movimentazione comunitaria di cani e gatti”. Aspiranti padroni e commercianti, infatti, sono tenuti a rispettare precise norme per non incappare in tale reato. L’Autorità Ufficiale dello Stato da cui provengono gli animali, prima di tutto, deve dare comunicazione della partenza allo Stato verso cui gli stessi sono diretti, presentando anche un certificato che attesti che ogni cucciolo è stato visitato “dal medico veterinario riconosciuto dalle autorità competenti”.
Fondamentale, inoltre, che i cuccioli possano essere individuati singolarmente tramite tatuaggio o microchip e apposito passaporto, indicante informazioni dettagliate, come l’avvenuta vaccinazione antirabbica. Una volta che il carico arriverà a destinazione, saranno poi necessari ulteriori controlli, anche presso allevamenti o negozi che ospiteranno gli animali. Qualora ci si rendesse conto della violazione di tali norme, è necessario sporgere denuncia, in modo che il Ministero della Salute possa avviare le procedure previste. Il reato di traffico illecito può essere punito con la reclusione dai tre mesi a un anno e con una multa da 3.000 a 15.000 euro ma, in caso di aggravanti, le pene possono variare a seconda della gravità della violazione commessa. Una copia del manuale può essere scaricata gratuitamente dal sito del Ministero degli Affari Esteri.

Maria Pezzillo

Redazione Petpassion.tv

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