E’ certo, ai polpi piace giocare a nascondino. Stupisce pero’ che tra i nascondigli preferiti dell’animale marino ci sia proprio la noce di cocco. E’ stato scoperto da un gruppo di esperti del Victoria Musemum di Melbourne che hanno ripreso lo strano comportamento del polpo striato (Amphioctopus marginatus) durante una serie di immersioni nel nord Sulawesi e a Bali.
La ricerca, confermata da 500 ore di filmati video su venti esemplari della stessa specie e pubblicata sulla rivista Current Biology, mostra il polpo alle prese con piu’ gusci di cocco: prima lo afferra con i lunghi tentacoli, poi lo trasporta fino a 20 metri e infine lo usa per nascondersi al suo interno. Il polpo mostra di essere anche molto abile nell’impiegare in maniera diversa i gusci: a volte usa le due cavita’ di una noce cercando di unirle attorno a se’ a uovo per proteggere il proprio corpo. Altre volte, quando deve spostarsi in cerca di cibo, porta con sé la sua casa mobile usandola a mo’ di ombrello per l’accampamento notturno.
Non e’ certo l’esigenza di proteggersi da eventuali pericoli e predatori a stupire i ricercatori, quanto l’abilita’ del polpo nel manipolare strumenti per la difesa personale e una buona dose di ingegno nell’impiegare oggetti e materiali per un uso personale.
Eppure fino a qualche anno fa pochi scienziati avrebbero scommesso sull’intelligenza di questi invertebrati marini. «La scoperta di questo polpo che cammina in punta di tentacoli attraverso il fondale marino con la sua casa-noce di cocco suggerisce che persino gli invertebrati marini possono avere comportamenti che noi finora abbiamo pensato essere un’esclusiva degli uomini» commenta Finn, biologo marino al Museum Victoria di Melbourne. Insomma, e’ proprio vero che la necessita’ aguzza l’ingegno!