Caso aperto sul micio rosso che un anno fa ha ereditato migliaia di euro e che, secondo le dichiarazioni di allora, era stato seguito legalmente da AIDAA.
I nostri lettori sicuramente ricorderanno la storia del Gatto Michele, che ad agosto scorso era salito agli onori della cronaca anche televisiva per aver ereditato alla morte del suo anziano padrone un appartamento a Roma del valore di un milione di Euro. Lo scorso anno fu Lorenzo Croce, Presidente di AIDAA, a raccontare, tramite comunicato stampa, che gli eredi del defunto avevano affidato il micio a una signora di Gambolò e che, alla lettura del testamento, tra i parenti e la nuova proprietaria di Michele venne raggiunto un accordo, per il quale un quarto del valore dell’appartamento sarebbe stato destinato a gatto Michele e alla sua morte la cifra ancora disponibile sarebbe stata devoluta a 10 gattili. Poi la versione cambiò qualche mese dopo e si decise che 250.000 euro e cioè il quarto del valore della casa sarebbero stati subito distribuiti a una quindicina di gattili in tutta Italia, tra i quali quello di Vigevano, di Novara, di Corbetta, di Roma, di Verona, di Brindisi e altri gattili. E dopo? Ecco cosa ci scrivono i volontari di Vigevano.
“Croce decise poi di adottare un gatto presso il gattile di Vigevano, un bellissimo micio rosso. Scoprimmo successivamente che il micio venne portato dal Croce in televisione e spacciato come gatto Michele” raccontano sgomenti Adriano Mazzini e Liliana Bianchi, Presidenti de “Il rifugio del micio Onlus – gattile di Vigevano”. E continuano: “Da qui incominciò a prenderci in giro. Ci chiese di preparare dei progetti nei quali si specificasse la destinazione dei fondi (28.000 euro) per Vigevano, ci disse più volte che i soldi erano pronti per la distribuzione, ci fissò svariati appuntamenti con un notaio a Milano, risultato a seguito di nostre verifiche deceduto da anni, ci fece scrivere da un avvocato fantasma”.
Stando alle loro dichiarazioni, il mistero si infittisce ancora di più a gennaio scorso: “Durante la trasmissione Uno Mattina del 21gennaio 2011, Croce dichiarò addirittura che il gatto Michele fosse stato adottato dalla sua associazione… Ma non era della Sig.ra di Gambolò? Sempre durante questa intervista dichiarò che proprio in quei giorni 238.000 euro sarebbero arrivati ai gattili designati. Ovviamente non abbiamo ricevuto un centesimo. Da allora il nostro gatto viene sistematicamente spacciato per gatto Michele, basta guardare il profilo FB per rendersene conto”.
Adesso al gattile di Vigevano vogliono spiegazioni e, soprattutto, giustizia: “Dopo mesi di telefonate e messaggi di promesse capimmo che il Croce si era inventato tutta la storia e che non avremmo mai ricevuto neanche un centesimo. Tutta questa storia è stata inventata dal Croce che ci aveva biecamente usati per farsi pubblicità”. E noi, qui a Petpassion, speriamo di ricevere in breve la risposta di AIDAA a queste accuse.
Claudia Resta
Petpassion.tv – [email protected]