Il gatto Michele e l’eredità contesa

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gatto rosso alla finestraTutto è iniziato circa due mesi fa, quando un anziano signore possidente residente nella zona di Porta Venezia a Milano, che chiameremo Luigi per questioni di privacy, morendo lasciò in eredita insieme a numerose case sparse tra Milano, Roma, Porto Recanati e la Liguria oltre a numerosi altri beni anche cinque bellissimi gatti che vivevano con lui nella casa milanese e tra questi anche Michele un bellissimo gatto di cinque anni europeo dal pelo rosso.

I familiari intenti a spartirsi l’eredità non volevano avere tra i piedi i cinque gatti, che essendo abituati in casa non furono affidati al gattile ma ad un’amica di famiglia amante dei felini con l’incarico di farli adottare. Michele fu adottato da una famiglia residente nell’hinterland di Pavia e stando alle schede di controllo dell’adottante si è immediatamente bene ambientato nella nuova famiglia. Fin qui tutto nella norma, se non che tre settimana fa arriva al telefono amico dell’AIDAA la telefonata di una delle figlie di Luigi che chiede come possa rientrare in possesso del gatto Michele, in quanto questo era considerato a tutti gli effetti il gatto di famiglia, e la signora si raccomanda anche di non fare sapere nulla agli altri tre eredi. Cerchiamo di spiegare alla signora che il gatto ha una nuova casa e che si trova bene con la nuova famiglia pertanto diventa difficile recuperarlo e restituirlo a chi non lo aveva voluto dopo la morte del padre ne tantomeno cercato in questi due mesi. Dopo alcuni giorni, la signora torna all’attacco con le scuse più improbabili chiede di riavere Michele. Al che il presidente di AIDAA insospettito da tale insistenza si informa in maniera discreta sulle motivazioni che potrebbero stare alla base delle insistenze della figlia di Luigi nel rivolere il gatto Michele, fino a quando non si viene a sapere che la figlia che attualmente vive nella casa milanese di Porta Venezia ha rinvenuto uno scritto con il quale il signor Luigi lega la proprietà di un bellissimo attico in via Nazionale a Roma di ingentissimo valore economico (attualmente inserito nell’asse ereditario in quanto non è si sono ancora completati gli atti di successione) al gatto Michele e la casa romana sarebbe assegnata a chi si prende in custodia il suo gattone preferito.

Il presidente AIDAA Lorenzo Croce, informa immediatamente l’esecutore testamentario e anche la famiglia che attualmente detiene Michele e che in teoria potrebbe ora diventare proprietaria di un bellissimo attico nel cuore della capitale. “Da quando la vicenda è diventata di dominio pubblico tra gli eredi le richieste giunte per adottare Michele sono diventate tre– ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- una per ciascuno degli eredi. Tutti sono comparsi nei giorni scorsi in via riservata davanti al tribunale degli animali di AIDAA i tre eredi, la famiglia adottiva di Michele e il sottoscritto che ha fatto da mediatore, dopo tre ore di accesa discussione- continua Croce- visto che la famiglia che ha in adozione Michele ha dimostrato di non avere interesse diretto verso l’eredita ma solamente di volere il bene del gatto, si è deciso che formalmente il gatto diventi di proprietà dei tre eredi in modo da poter continuare a litigare tra loro per spartirsi l’eredita, ma i tre hanno riconosciuto a Michele il diritto di vivere con la nuova famiglia ed hanno disposto un lascito pari a 250.000 a favore di Michele. Ovviamente tutti quei soldi non potranno essere spesi per il gatto- conclude Croce- e alla morte di Michele saranno devoluti a dieci diversi gattili che saranno indicati dalla famiglia adottiva di Michele mentre l’esecuzione di questo accordo sarà garantito dal Tribunale degli Animali insieme al notaio che gestisce il testamento della famiglia del signor Luigi”.