Ottime novità in questo periodo. Abbiamo già parlato della capacità dei cani di scovare il tumore al polmone, oggi la notizia è abbastanza ufficiale: è possibile utilizzare il potere olfattivo dei nostri amici a quattro zampe per riuscire a scovare i tumori, non solo quello al polmone, ancora prima che siano diagnosticati.
Si eviterebbero così molti inconvenienti e spesso il ricovero in ospedale. Una scoperta straordinaria che andrebbe ad aggiungersi alla lunga lista di benefici che i nostri amici a quattro zampe, anche in campo medico, sono capaci di apportare all’uomo.
La possibilità di impiegare i cani nell’identificazione di gravi patologie è sostenuta da diversi studi scientifici e anche in Italia potrebbe essere sperimentata piuttosto a breve termine, grazie a un progetto della Mddi Onlus (Medical Detection Dogs Italia Onlus), associazione senza fini di lucro che sostiene la ricerca scientifica medica e l’addestramento di cani “biodetective”.
Molte ricerche in tutto il mondo, infatti, sembrano confermare che i cani sono in grado di rilevare attraverso il loro fiuto alcune malattie metaboliche fra cui diabete, morbo di Addison, narcolessia e tumori.
Secondo alcune ricerche l’attendibilità con cui i cani riescono a individuare i tumori annusando i campioni è pari al 98%, quindi altissima!
Sembra che il cane quando scova il tumore si sdrai, mentre quando il campione risulta negativo il cane resta in piedi, immobile.
Ovviamente non è una cosa così immediata, portare il cane ad avere determinate capacità non è facile. Occorre sottoporlo ad un addestramento di almeno 4 mesi. Come sempre accade, alcune razze di cani sono più adatte e predisposte a questo tipo di attività rispetto ad altre.