Questa mattina Alice si è proprio arrabbiata.
Ma non so se si è offesa per quello che ho scritto su internet della caccia o se è per il fatto che sono tornata dal mio giro-pipi in giardino con una minilepre in bocca.
Sta di fatto che io pensavo di farle una sorpresa pensando per una volta io alla cena… invece mi ha detto che non ho idea della vita che fa il cane da caccia e che sono fortunata a non vivere con un cacciatore.
In effetti ripensando ai miei primi giorni di vita mi ricordo che papà, gran breton rosso, stava sempre in una piccola gabbia e poteva uscire solo per andare a lavoro, in certi periodi dell’anno. Niente crocchette ma solo avanzi (quando c’erano), niente vita di appartamento, nel box 365 giorni l’anno anche con la neve… e quei calli sui gomiti perché l’asse di legno su cui dormiva non aveva neanche un cuscino. Per non parlare dei bagni solo nei fossi e le spighe di gramigna appiccicati alle orecchie!
Perché molti cacciatori ci vedono solo come un “tartufo” con le zampe e non ci possono trattare dignitosamente?
Forse quel giorno sono stata fortunata a scegliere Alice come padrona… sarà molto imbranata come cacciatrice e non possiede un fucile, ma mi tratta molto bene e mi fa fare tutto quello che fa lei, compreso il bagno in piscina e dormire nel letto, se mi va.
Le cose da raccontarvi sono tante, cari amici a 4 zampe… però se avete qualche curiosità chiedete pure, partirò a raccontare da lì …