Il cane senior ha bisogno di cure per poter restare con noi più tempo possibile. Il fenomeno dell’invecchiamento ha dei segni visibili e invisibili ed è utile conoscerli.
Siamo sempre abituati a vedere i nostri amici a quattro zampe allegri e vivaci ma con il passar degli anni il loro organismo subisce dei cambiamenti che possono anche non dare dei segni immediatamente riconoscibili. Sicuramente un desiderio che hanno tutti i proprietari di cani è quello che resti sano il più a lungo possibile ma, per far in modo che ciò accada e che restino sempre in forma, bisogna intervenire in tempo nutrendoli con un’alimentazione specifica.
L’ingresso dei cani nella terza età, la fase senior appunto, varia in base alle dimensioni e alla razza. I cani di taglia piccola diventano senior più tardi rispetto a quelli di taglia grande e ciò si riflette anche sul fatto che vivono più a lungo. La differenza è dovuta a fattori genetici ma anche al fatto che gli organismi dei cani piccoli sono sottoposti a un carico di lavoro molto inferiore.
Si dice che un anno del cane corrisponda a sette anni nostri e per effettuare un calcolo degli anni bisogna considerare la razza, la taglia e, infine, il peso corporeo del cane.
I cani vivono in media tredici anni per cui si divide la loro fase senior in due momenti diversi: dai sette agli undici anni, quando i segni esteriori sono relativamente pochi, e dagli undici anni in poi, quando i cambiamenti risultano più evidenti.
I disturbi a cui va incontro il cane, con il passare degli anni, sono l’incontinenza, l’aumento del peso fino all’obesità, disturbi dentali e la digestione sensibile. Ma non solo. Un cane senior è anche meno attivo e spesso ha problemi di articolazioni e alle ossa, il pelo diventa grigio sulla testa e si sviluppa una debolezza dell’udito e della vista.
Maria Pezzillo
Redazione Petpassion.tv