Niente più caccia selvaggia alle foche e ai loro piccoli, niente più importazione delle loro pelli e dei prodotti da loro derivati: oggi il Consiglio dei ministri degli Esteri dei ventisette paesi dell’Unione Europea ha adottato formalmente il nuovo regolamento proposto dalla Commissione Ue e già approvato dal Parlamento europeo.
Solo gli Inuit, le popolazioni che vivono in Alaska, Canada, Groenlandia e Russia potranno continuare a cacciarle, purché si tratti di motivazioni legate alla sopravvivenza: i prodotti frutto della loro caccia tradizionale, condotta per una gestione sostenibile delle risorse marine, potranno essere commercializzati, ma solo senza scopo di lucro, e l’importazione concessa solo se di natura occasionale, esclusivamente per beni di uso personale dei viaggiatori.
Il divieto di commercio riguarda tutti i prodotti derivati da qualunque specie di foca, e include pelli, organi, carni, olio e grasso solitamente impiegati per medicine alternative e cosmetici.
Diversi Stati membri della Ue hanno già adottato o intendono adottare norme che proibiscono il commercio di prodotti derivati dalle foche e il regolamento, quindi, rende omogenee le diverse norme in modo da evitare frammentazione e distorsione del mercato europeo. La legge, già denominata salva-foche, entrerà in vigore venti giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue e le regole armonizzate diventeranno efficaci nove mesi dopo, dando così alla Commissione e agli Stati membri il tempo di mettere a punto le necessarie misure di attuazione. (B.P.)