La Camera e’ stata teatro di un accesissimo dibattito che ha coinvolto, negli ultimi due giorni, le commissioni riunite degli Esteri e della Giustizia, presiedute rispettivamente da Stefano Stefani e da Giulia Bongiorno. L’oggetto della querelle? Le code e le orecchie dei cani.
Vent’anni fa l’Europa aveva stabilito un accordo di protezione per gli animali di compagnia. L’Italia sta per sottoscriverlo solo adesso; che dire, meglio tardi che mai… Ma, in pieno stile nostrano, non potevano mancare le polemiche e i proverbiali ‘emendamenti’.
L’accordo europeo prevede il divieto per i veterinari di operare chirurgicamente gli animali, se non per ragioni terapeutiche o per la sterilizzazione. La Lega pero’ pretenderebbe che si facesse un’eccezione per i cani da caccia e che a bracchi e setter possano essere amputati coda e orecchie da cuccioli. Il risultato delle discussioni arrivera’ presto in Aula.
Insomma gli emendamenti di Stefani & co. finirebbero per smentire quanto stabilito dall’ordinanza Martini in tema di tutela della salute e del benessere animale. Cosi’ commenta l’Enpa: ”gli emendamenti Stefani e Contento sono un clamoroso autogol: contraddicono gli enormi progressi compiuti negli ultimi mesi per la difesa dei diritti degli animali grazie alle ordinanze del sottosegretario al Welfare Francesca Martini’. Questi emendamenti non hanno altro obiettivo se non quello di compiacere alcune categorie come, ad esempio, quelle dei cacciatori e degli allevatori”.
”Chiediamo – prosegue nel comunicato l’Enpa- che governo e maggioranza non sacrifichino il benessere degli animali alle pressioni delle lobby e a un mero capriccio estetico. Per i cani la coda e le orecchie sono un importantissimo strumento di comunicazione con i loro simili e con l’uomo stesso. Ci appelliamo al Parlamento affinche’ questi assurdi emendamenti siano bocciati e sia invece confermato quanto a suo tempo disposto dal sottosegretario Martini”.
Noi di Petpassion, che avevamo accolto con grande gioia l’iniziativa di rendere finalmente illegali interventi invasivi e menomanti per puri fini estetici, ci auguriamo che la sterile polemica si spenga presto e che il buon senso, una volta tanto, trionfi.
(G.M.)